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Da lunedì 18 maggio le Regioni potranno riaprire in autonomia bar e ristoranti, negozi, estetisti e parrucchieri.
È quanto si è deciso ieri sera, 11 maggio, a seguito della riunione in videoconferenza tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e i governatori italiani, tra i quali il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.
“Tra qualche giorno – ha comunicato Boccia - sulla base dei dati del monitoraggio del ministero della Salute, arriveranno le linee guida nazionali per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri; garantendo la massima sicurezza sul lavoro, seguendo i protocolli Inail-Cts. Il raccordo con i presidenti continuerà ad essere permanente; le Regioni potranno riaprire in autonomia ma se fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus, il governo potrà intervenire tempestivamente. Governo e Regioni insieme, abbiamo messo in sicurezza il sistema sanitario, adesso è il momento della ripartenza in sicurezza”.
Soddisfatto il presidente Solinas: “Il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2 dell’emergenza. Una fase particolarmente complessa sulla quale eserciteremo le nostre scelte di allentare - in sicurezza - le restrizioni in atto e tenendo conto, in particolare, della specificità della nostra Isola anche in relazione alla ridotta circolazione del virus”.
“Dal 18 maggio si potranno quindi aprire sotto la nostra responsabilità gli esercizi al dettaglio in base alle esigenze del territorio e della popolazione”, ha sottolineato il presidente.
“Il Governo avanzerà - come nel caso delle aperture di bar e ristoranti - delle proposte che verranno integrate da quelle delle Regioni avendo riguardo delle specifiche caratteristiche del territorio”, prosegue Solinas.
“Nel corso della riunione abbiamo manifestato l’esigenza di un accordo tra lo Stato e le Regioni a Statuto speciale per trovare una soluzione alla riduzione del gettito fiscale - stimata in circa 700 milioni di euro - determinata dall’emergenza. La Regione attualmente copre per conto dello Stato spese per alcuni servizi essenziali, tra i quali quelli legati alla sanità e al trasporto pubblico locale che difficilmente potranno essere coperti a causa del minor gettito dovuto al lockdown”, ha concluso Solinas.