Un tavolo di lavoro allargato è stato istituito per definire le nuove linee guida regionali sull’affidamento familiare dei minori. Questo è il fulcro di una delle delibere approvate oggi dalla Giunta Todde, con l'obiettivo di rilanciare l’istituto dell’affido in Sardegna attraverso un percorso concertato che coinvolge diverse istituzioni.

I partecipanti includono rappresentanti della Regione, del coordinamento regionale dei PLUS, delle associazioni del terzo settore, di Anci, dell'Autorità giudiziaria, dell'Ufficio scolastico regionale, dei consultori, della garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, nonché degli ordini professionali degli assistenti sociali, psicologi e pedagogisti.

Le linee guida sull'affido in Sardegna risalgono al 1999, tuttavia, considerando i cambiamenti significativi nel contesto economico e sociale regionale, si rende necessaria una revisione. Nel corso degli anni, si è registrato un aumento dei minori affidati a strutture e una diminuzione dell'affido in famiglia. “Per questo – spiega l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi – si rende necessario riformulare gli indirizzi generali delle politiche di settore, rilanciando l’istituto dell’affido familiare attraverso nuovi percorsi allargati che garantiscano la tutela del minore e che accompagnino la funzione genitoriale”.

“Altro aspetto fondamentale – prosegue Bartolazzi – è quello relativo all’informazione e alla sensibilizzazione indirizzata alla società civile, valorizzando il fatto che l’affido familiare può essere anche una grande occasione di crescita sociale”.

La revisione delle linee guida è considerato dalla Giunta indispensabile considerando le recenti modifiche normative che hanno rivoluzionato la legge 184, una base legislativa vecchia di 40 anni che costituisce il fondamento di questo settore. “Il generico diritto del minore a una famiglia è stato integrato nel diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affidamento familiare”, spiega l’assessore.

Fra gli obiettivi principali della delibera vi è dunque l’adeguamento delle linee guida regionali agli indirizzi delle leggi 173/2015, istitutiva del nuovo diritto alla continuità affettiva, e 206/2021,  che ha operato una radicale riforma del rito previsto dal codice per minorenni e famiglie, nonché agli atti adottati a livello nazionale ed europeo, che hanno l’obiettivo di costruire un sistema equo e omogeneo sull’affido.

Il gruppo di lavoro interistituzionale è chiamato a fornire linee guida dettagliate per stabilire regole precise sull'affidamento familiare all'interno della pianificazione generale delle iniziative a sostegno dei bambini e delle famiglie. In particolare, dovrà offrire indicazioni riguardo all'integrazione dei servizi socio-sanitari connessi e sull'ottimale contesto territoriale e organizzativo per la fornitura del servizio.