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Da ottobre 2019 a Gennaio 2020 il personale delle agenzie agricole è riuscito a liquidare oltre il 34% delle pratiche arretrate, passate da 98mila 235 a 64mila 540. Sono questi i dati resi noti dai commissari straordinari di Argea e Laore alla Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale presieduta da Piero Maieli.
“Subito dopo l’approvazione della legge per l’istituzione di una task force da dedicare allo smaltimento delle pratiche ci siamo messi al lavoro – ha dichiarato il commissario di Argea Patrizia Mattioni – in 90 giorni il personale delle agenzie è riuscito a liquidare 33686 pratiche. Tutto questo grazie all’impegno del personale che ha risposto positivamente alle nostre sollecitazioni. Il piano straordinario voluto dalla Regione partirà ufficialmente nei prossimi giorni. Abbiamo infatti concluso l’accordo quadro che consentirà alla task force regionale di operare al meglio».
Sulla stessa linea il commissario di Laore Gianfranco Casu: “Abbiamo coinvolto in questa operazione tutta la dirigenza delle agenzie e i dipendenti. Si è capito che occorreva agire bene e in fretta. Con la definizione del Piano straordinario le cose non potranno che migliorare. Confermiamo il fabbisogno di personale indicato nei mesi scorsi. Per dare gambe al progetto di smaltimento delle pratiche arretrate occorrerà reperire circa 120 unità aggiuntive”.
“Il risultato è positivo – ha sottolineato il direttore generale di Argea Agostino Curreli – ma non bisogna abbassare la guardia. A giugno arriveranno, per le diverse misure del Psr e per gli aiuti previsti da leggi regionali, altre 40mila pratiche sui nostri tavoli».
A detta del direttore del servizio pagamenti Camillo Gaspardini: “Il grosso delle pratiche arretrate è stato smaltito per le misure a superficie e benessere animale del Psr, passate da 69446 a 38427. Meno marcata la differenza negli altri settori. Per gli aiuti regionali (calamità naturali, ovicaprino, acquisto di riproduttori bovini, filiera grano duro etc) le pratiche smaltite sono circa 2000. Dalle 18914 in carico al mese di ottobre 2019 si è passati alle 16949 del gennaio 2020. In questo caso la difficoltà è data dalle troppe pratiche presentate per le calamità naturali che hanno, tra l’altro, una bassa percentuale di accoglimento”.
«In poco meno di tre mesi è stato fatto un lavoro eccezionale – ha rimarcato Maieli – il sistema era andato in tilt, la politica è intervenuta per rimediare a questo cortocircuito. Per questo voglio ringraziare tutto il personale delle agenzie e le professionalità reperite in altri enti regionali. Molto è stato fatto ma il lavoro non è finito. Nostro obiettivo è quello di arrivare a smaltire tutto l’arretrato nel più breve tempo possibile per dare ristoro a un settore che in questo momento si trova in grande difficoltà”.