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La neo presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, prosegue i suoi incontri con le forze politiche della coalizione per la formazione della giunta in vista della convocazione della prima seduta del Consiglio regionale attesa dopo Pasqua.
Dopo Demos e Fortza Paris, oggi è la volta di Alleanza Verdi Sinistra e Sinistra futura. Intanto la governatrice ha annunciato la sua presenza, con intervento finale, alla prima assemblea dopo il voto del M5s, prevista domani alle 10.30 nella sala congressi dell'hotel L'Anfora di Tramatza, dove i pentastellati si riuniranno per un'analisi degli scenari delle prossime settimane.
Ma si guarda anche al Pd: oggi l'assemblea e lunedì la direzione regionali. Il primo partito della coalizione nell'esecutivo punterebbe ancora a quattro caselle, compresa la vice presidenza, oltre la guida del Consiglio regionale, il più papabile sarebbe il segretario Piero Comandini. Ma la presidente non intenderebbe cedere a queste richieste: per lei ai dem spettano quattro caselle in totale e non cinque, che siano 3 assessorati più il vertice dell'Aula o che nel pacchetto si rinunci magari a un posto nell'esecutivo regionale per la candidatura al Comune di Cagliari.
La partita delle amministrative per Todde, infatti, sta dentro quella del governo regionale. E se così è, i dem dovranno decidere se convergere su Massimo Zedda, e tenersi un assessorato regionale cui potrebbero rinunciare i Progressisti, o tentare un'altra via e indire necessariamente le primarie di coalizione. Da parte del M5s nessun veto e nessuna candidatura alla guida delle città, è quello che viene ripetuto: la partita è tra Progressisti e Pd. Con Avs, terza forza del campo largo dopo il voto, che non vuole restare a guardare.