"Ho saputo che l'indicazione emersa dal tavolo regionale sul candidato governatore di centrodestra è stata quella di Paolo Truzzu. Adesso si sta lavorando per avere la ratifica da Roma". Esordisce così Alessandra Zedda, contattata telefonicamente da Sardegna Live. Ha la situazione costantemente sotto controllo, il telefono che squilla di continuo fra aggiornamenti, chiamate, messaggi e indiscrezioni in tempo reale. Non potrebbe essere altrimenti dopo che ieri, 3 gennaio, ha lanciato la bomba che per un attimo ha fatto vacillare la coalizione di centrodestra in vista delle imminenti elezioni del 25 febbraio: "Sono pronta a candidarmi alla guida della Regione, correrò da sola sostenuta da una lista civica".

UN NOME NUOVO. Storica consigliera regionale di Forza Italia, già assessore all'Industria e alla Programmazione della Giunta Cappellacci e al Lavoro con la Giunta Solinas, Alessandra Zedda ha un curriculum di tutto rispetto e il suo è uno dei nomi forti del centrodestra isolano.

Da mesi, con l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale delle Regionali, l'ipotesi di una discontinuità rispetto all'esperienza Solinas veniva caldeggiata da più parti all’interno della maggioranza.

Oltre alla possibilità di dare una chance al sindaco di Cagliari Truzzu, quello di Alessandra Zedda era parso a molti uno dei profili più adatti a guidare la nuova sfida. Un’investitura che non è però mai arrivata "perché il mio nome sostanzialmente non è mai stato fatto dal partito, non mi è mai arrivata una richiesta credibile", spiega lei stessa a Sardegna Live.

DISCESA IN CAMPO. Così l’ex assessora ha rotto gli indugi: “Lo stallo che c’era e c’è tuttora in merito al nome del candidato presidente mi ha convinta ad assumermi l’onere di scendere in campo rispondendo a un richiamo rivoltomi dalla società civile”.

La candidatura di Truzzu potrebbe fermare questo processo e ricomporre la frattura con la coalizione? “Io sto mettendo in campo la lista e la proposta di Anima di Sardegna (il nome scelto per la lista, ndr) rimane solida. Mi sento in dovere di andare avanti e tanti ci chiedono di non ritirarci. Quando sarà ufficializzato il candidato governatore sostenuto dalla maggioranza uscente vedremo come agire, ma a oggi la lista sostiene la mia candidatura a governatrice. Del resto non c’è tanto tempo a disposizione: stiamo definendo i candidati e siamo pronti a depositare il simbolo per le elezioni”.

SCINTILLE. La notizia della candidatura di Alessandra Zedda è stata accolta in maniera diversa dagli esponenti del centrodestra sardo. Christian Solinas ha osservato: “Tutte le candidature sono legittime, se Alessandra ha maturato la decisione di fare questa esperienza va bene, ma più il centrodestra riuscirà a confermare la sua connotazione civica e sardista e più sarà vincente”.

Più piccato Ugo Cappellacci: “È un'iniziativa che non ha senso politico, dettata da motivi personali che peraltro non conosco, non è stata concordata e non mi è stata nemmeno comunicata, mi auguro che lei abbia il buon senso di guardare all'obiettivo, che dovrebbe essere quello di stare nel centrodestra”. Un intervento al quale Alessandra Zedda risponde con un laconico “No comment, niente da aggiungere”.

PROGRAMMA. Se sui candidati che la sosterranno Zedda non fornisce ancora anticipazioni (“Stiamo definendo, sarebbe scorretto”), le idee e i programmi sono chiari: “Pensiamo a un progetto che riporti al centro del dibattito la specialità, ma soprattutto l’autonomia e la sovranità che la Sardegna deve avere in primis per quanto concerne salute, trasporti ed energia. Le sensazioni sono buone e l’entusiasmo di tanti alimenta la voglia di andare avanti”.

ADDIO FORZA ITALIA? Le vicende di queste ore potrebbero portare Alessandra Zedda e Forza Italia a separarsi definitivamente. “Ad oggi ho aderito ad Anima di Sardegna per consentire al movimento di presentarsi alle elezioni regionali. È un’adesione tecnica, ma è chiaro che, se il discorso sulla mia candidatura a governatrice andasse avanti, non posso rimanere in Forza Italia, che sostiene un altro candidato”.