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Si riaccendono le polemiche sul futuro dell’Ospedale Marino ad Alghero, con un botta e risposta tra i consiglieri comunali di Centrosinistra e il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais. A far discutere stavolta è una delibera del commissario Ats pubblicata giovedì.
“È il colpo di grazia per l’Ospedale Marino di Alghero. La delibera del commissario ATS, la n.63, trasferisce d’imperio tutti i pazienti che da ora in poi necessiteranno di trattamento riabilitativo all’ospedale privato Mater Olbia. Privato è meglio per la destra algherese e sarda. Non sia mai che ci possa essere nel pubblico qualche specializzazione che possa concorrere col privato. Una vergogna” denunciano Bruno, Esposito e Sartore di Per Alghero, Cacciotto e Piras di Futuro Comune, Pirisi del PD e Di Nolfo di Sinistra in Comune.
“Da oggi, come niente fosse, il Marino di Alghero, polo per decenni dell’eccellenza riabilitativa in Sardegna, non esiste più. I pazienti che hanno necessità di riabilitazione intensiva che implichi un elevato livello di tutela medico-infermieristica e attrezzature tecnologicamente avanzate devono essere trasferiti a Olbia, non c’è più posto per loro negli ospedali ATS. E neanche al “Regina Margherita” di Alghero, ospedale covid. Una fine, purtroppo, annunciata, studiata, perseguita. Lo smantellamento del Marino operato dapprima con la riduzione dei posti letto, con il trasferimento nel piano secondario della riabilitazione, con la condivisione dei pazienti nel reparto di ortopedia, aveva solo l’obiettivo di porre la parola fine non solo all’ospedale traumatologico ma anche alla sua funzione riabilitativa. È la morte dell’ospedale Marino nel silenzio tombale di chi ci governa a Cagliari e ad Alghero” concludono gli esponenti algheresi di centrosinistra.
"Nessun depotenziamento ma, anzi, con la legge di riforma del sistema sanitario regionale n. 24 del 11 settembre 2020 si è costituito un Polo Ortopedico Riabilitativo presso l'Ospedale Marino di Alghero, in sinergia con la AOU di Sassari in un’ottica di rafforzamento come Polo di Eccellenza del Nord-ovest della Sardegna. In questo senso vanno lette le importanti risorse messe a disposizione dell’Ospedale Marino di Alghero, sia per la ristrutturazione dello stabile, sia per il potenziamento della dotazione tecnologica, come mai nel passato". Così invece il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais sulla delibera Ats n. 63 e il futuro del Marino.
"Vero è che la Regione Sardegna, con l’Assessore Nieddu, sta andando nella direzione di un rafforzamento delle prestazioni sanitarie in tutte i territori della Sardegna e la delibera del commissario ATS n.63 va letta proprio nella direzione di un aumento dell'offerta riabilitativa nel nord dell'Isola, e nello specifico del nord- est, oggi sprovvisto, sino a Nuoro, di un di un riferimento in riabilitativo" - continua Pais - "La direzione, dunque, è quella del riequilibrio dei territori della Sardegna più deboli che è mancato nel passato, in un’ottica di solidarietà regionale. Non possono esistere territori di serie A e di serie B ma soprattutto cittadini di Serie A e cittadini di Serie B, ma per tutti una sanità migliore che non tolga ma che aggiunga".
"Nonostante le evidenti difficoltà create dalla pandemia si aumentano il numero e il livello delle prestazioni sanitarie in tutta la Sardegna. In questo senso - aggiunge il Presidente Pais – l’assessorato alla sanità ha colto l’importante obiettivo dell’aumento di centodiecimila ore in più per le visite specialistiche ambulatoriali a disposizione dei pazienti sardi, nell’ottica di ridurre i tempi di attesa per le visite o per un esame diagnostico. Un deciso cambio di rotta per non costringere i cittadini a costose visite a pagamento nel privato”.
"Insomma, aumenta l'offerta sanitaria e non si toglie niente a quella esistente che invece viene, e deve essere ancor più, potenziata - conclude Michele Pais - Basta competizioni tra territori, ma una Sardegna unica in cui il diritto alla salute sia sempre migliore e pari in tutto il suo territorio e per tutti i sardi”.