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Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha reso alla Camera dei Deputati le dichiarazioni programmatiche del Governo.
Così la premier ha terminato il suo intervento per la fiducia alla Camera: “Non sarà una navigazione facile quella del Governo che si appresta a chiedere la fiducia al Parlamento, per la gravosità delle scelte che saremo chiamati ad affrontare, ma anche per - diciamo così - un pregiudizio politico che spesso colgo nelle analisi che ci riguardano. Credo, però, che in parte sia giustificato: in fondo io sono la prima donna che arriva alla Presidenza del consiglio, vengo da una storia politica che è stata spesso relegata ai margini della storia repubblicana e non ci arrivo tra le braccia di un contesto familiare favorevole o grazie ad amicizie importanti. Sono quello che gli inglesi definirebbero un underdog, lo sfavorito che per riuscire deve stravolgere tutti i pronostici. È quello che intendo fare ancora: stravolgere i pronostici, con l'aiuto di una valida squadra di ministri e sottosegretari, con la fiducia e il sostegno di chi sceglierà di votare per noi, con le critiche che arriveranno da chi voterà contro questo governo”.
“Alla fine di questa avventura – ha detto infine - a me interesserà una cosa sola: sapere che abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare per dare agli italiani, una nazione migliore. A volte riusciremo, a volte falliremo, ma state certi che non indietreggeremo, non getteremo la spugna, non tradiremo. Nel giorno in cui il nostro Governo ha giurato nelle mani del Capo dello Stato, ricorreva la memoria liturgica di Giovanni Paolo II. Un pontefice, uno statista, un santo, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente. Mi ha insegnato una cosa fondamentale, della quale ho sempre fatto tesoro. 'La libertà' diceva 'non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell'avere il diritto di fare ciò che si deve. Io sono sempre stata una persona libera, lo sarò sempre e per questo intendo fare ciò che devo. Grazie".
Un lungo applauso del centrodestra, con i cori "Giorgia, Giorgia, Giorgia" si è levato al termine dell'intervento. Alle 19 è previsto il voto di fiducia. Domani voterà il Senato.