Maria Rita Porcu, 65 anni, dipendente di pubblica amministrazione in pensione. Sposata, due figli ormai adulti. Già assessore al Bilancio del Comune di Uras nel 2007, quando le venne affidato l’incarico dall’allora sindaco Gerardo Casciu. Fu consigliere di maggioranza dal 2007 al 2012. Alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno è candidata alla carica di sindaco di Uras (qui la pagina dedicata alla tornata elettorale). Sostenuta dalla lista PrimaVera Uras sfiderà la sindaca uscente Anna Maria Dore e il leader di "Uniti e Forti per Uras" Samuele Fenu.


Che analisi si sente di fare sul lavoro svolto dall’amministrazione urese negli ultimi cinque anni?

In questo momento non voglio entrare nel merito del lavoro svolto dall’amministrazione uscente, sono consapevole che i risultati delle azioni amministrative spesso non ottengono risultati immediati. Quello che è sotto gli occhi di tutti, però, è la mancata crescita del paese, soprattutto raffrontando la nostra realtà con quella dei paesi limitrofi. Uras ha molte potenzialità che non sono state sfruttate per creare sviluppo. Penso alla stazione ferroviaria, alla vicinanza alla principale arteria stradale della Sardegna (la SS 131), al nostro patrimonio archeologico, a un P.I.P. a ridosso della 131 che negli anni non è stato capace di attrarre investimenti.

Quali sono i punti salienti del vostro programma?

Puntiamo soprattutto sullo sviluppo economico e sociale, fondamentale per ricreare il senso di comunità e appartenenza. La nostra proposta amministrativa è finalizzata alla valorizzazione dal punto di vista urbanistico-architettonico. Vogliamo incentivare il recupero e il completamento degli edifici e delle strutture esistenti prendendo esempio da quanto attuato con successo in altri paesi sardi. Curare e ampliare gli spazi verdi, attivare dei contratti di gestione territoriale del verde e degli spazi incolti. Valorizzare la zona P.I.P., realtà importante con potenzialità da sviluppare. Prevediamo la realizzazione di un’Area Industriale Attrezzata caratterizzata da principi di progettazione e gestione “ecocompatibile”, la realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile e solidale sul nostro territorio che riduca la dipendenza dalla rete elettrica e contribuisca a un sistema elettrico più efficiente e alla riduzione dell’impatto ambientale. Favorire la cultura del vivere insieme e del rispetto, fondamentali per ricreare il concetto di comunità in un’ottica di partecipazione e cittadinanza attiva. Scuola, l’esigenza primaria è quella di ricreare i servizi essenziali per realizzare una vera integrazione con famiglie e territorio. Una mensa scolastica per tutti i bambini e le bambine; un servizio di accoglienza e dopo-scuola. Cercheremo di creare nel centro storico una struttura polivalente che possa ospitare eventi culturali, mostre, attività ricreative, laboratori di inclusione sociale. Il nostro patrimonio sportivo, poi, deve essere incrementato con attenzione agli impianti e alle realtà sportive territoriali. Le associazioni che portano avanti riti e tradizioni saranno incentivate. Potenzieremo i servizi sociali mediante il dialogo costante con gli altri enti pubblici territoriali per potenziare i servizi di prevenzione primaria, riabilitazione e assistenza. Uras fa parte del Plus Distretto Ales Terralba. Porteremo all’attenzione dell’assemblea dei Comuni i bisogni della nostra comunità, presentando progetti in grado di sfruttare le potenzialità di questo strumento. Incentiveremo gli inserimenti lavorativi di persone che vivono un disagio psicosociale e daremo spazio ad associazioni e cittadini che vogliano portare avanti gruppi di auto-mutuo-aiuto di supporto per chi affronta problematiche di salute.

Dal punto di vista culturale e turistico quale futuro per il vostro territorio, ricco di archeologia e a metà strada fra mare e montagna? Come può l’amministrazione investire sulle potenzialità esistenti?

È necessario creare tutta una serie di infrastrutture che portino al conseguimento della Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano. Da qui la necessità di programmare trasformazioni importanti come la realizzazione di un Polo Museale e l’installazione presso il centro storico di una mappa del paese con una breve narrazione della storia del territorio, la creazione di un itinerario turistico che permetta di scoprire l’enorme patrimonio archeologico di Uras attraverso un’apertura regolare dei siti di interesse (come il Nuraghe “Domu Beccia” e la zona adiacente). L’itinerario turistico comprenderà anche le chiese che custodiscono opere di pregio artistico e religioso. Sarà indispensabile creare un info point e un sito internet multilingua dedicato al turismo e valorizzare il patrimonio storico e culturale attraverso la salvaguardia di riti e tradizioni, antichi saperi e manufatti artigianali che rappresentano la nostra identità culturale e in questi anni sono stati mantenuti vivi dal lavoro delle numerose maestrie del nostro paese. L'obiettivo è quello di supportare, coinvolgendo organismi specializzati nella tutela e salvaguardia del patrimonio artistico e naturale, le attività delle associazioni impegnate nella promozione del patrimonio storico e artistico del nostro paese.

All’orizzonte, anche per i piccoli comuni, ci sono i fondi straordinari stanziati con il Pnrr. Che occasione può rappresentare questo programma di rinascita per una realtà come Uras?

Rappresentano sicuramente un’importante opportunità per lo sviluppo e la crescita economica anche dei piccoli centri come il nostro. D’altro canto, siamo consapevoli che per ottenere le risorse economiche servono anche le competenze per ideare i progetti necessari per partecipare ai bandi ancora in essere. Noi vogliamo investire anche in risorse umane capaci di progettare e rendere attuabili gli investimenti che abbiamo programmato e che rientrano negli obiettivi fissati dal Pnrr per i piccoli Comuni. Penso all’efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale, alla produzione di energia rinnovabile a beneficio della collettività, alla banda ultralarga per mettere il paese in condizione di essere attrattivo anche per coloro che vogliono trasferire la propria residenza. Per crescere dobbiamo avvalerci delle professionalità necessarie in grado di scrivere ed elaborare proposte progettuali capaci di attirare le risorse necessarie al rilancio economico del paese.

Tre candidati per la carica di sindaco. Perché i suoi concittadini dovrebbero riporre in lei e nella sua lista la loro fiducia?

In questi mesi di lavoro e di incontri che hanno preceduto la presentazione della lista ho visto nascere un gruppo. Tante persone diverse anagraficamente, culturalmente, professionalmente che hanno contribuito alla stesura del programma elettorale con impegno e passione e che hanno un intento comune: restituire al paese il ruolo e la dignità che merita. Un gruppo che continuerà a lavorare e a supportare l’azione amministrativa ascoltando opinioni, suggerimenti e problemi specifici dei nostri concittadini. Un gruppo che ci auguriamo diventi sempre più numeroso, in grado di sviluppare idee e progetti a lungo termine e in cui potranno formarsi i futuri amministratori. Per questo chiedo ai cittadini di credere in noi, nel nostro impegno, nelle nostre professionalità, nella nostra volontà di operare un cambiamento. Di darci fiducia.