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Ci riprova il sindaco uscente di Villasor, Massimo Pinna, e propone la sua candidatura a primo cittadino per il secondo mandato. Funzionario di un’Associazione agricola, classe 1974, è sposato e padre di due bambini. Tornerà a capeggiare la stessa lista che lo ha già visto vincitore l’11 giugno 2017, Insieme si cambia. “Siamo un gruppo di 8 uomini e 8 donne più il sottoscritto, ci sono anche diversi giovani che hanno scelto di mettersi al servizio del paese. Ognuno di loro è portatore di competenze e di professionalità, nonché di esperienze anche nel sociale e nel mondo imprenditoriale”.
L’abbiamo incontrato per definire il suo progetto politico.
Questa è la sua seconda candidatura a sindaco. Perché gli abitanti di Villasor dovrebbero votarla ancora una volta?
“Semplicemente per dare continuità ad un percorso iniziato 5 anni fa, abbiamo lavorato tanto, seminato sin da subito, raccolto e anche riseminato. Lo abbiamo fatto con dedizione e tanti sacrifici e vorremmo raccogliere i frutti; in questi anni il mio gruppo, i miei amici e tanti cittadini mi hanno sempre supportato anche nella decisione di ricandidarmi”.
I punti fondamentali del suo programma elettorale?
“Negli anni della mia consiliatura, attraverso un profondo rinnovamento politico-amministrativo, sociale e culturale, abbiamo fatto in modo che Villasor si riappropriasse del posto che merita e andremo avanti su questa strada. Continueremo a collaborare con la scuola, che è sempre al centro delle nostre attività; un occhio di riguardo lo daremo alle famiglie meno fortunate, supporteremo le attività produttive e poi abbiamo diversi progetti esecutivi da realizzare nei prossimi 3 anni, inoltre dobbiamo completare l’attuazione del piano urbanistico comunale (PUC)”.
Tra le soddisfazioni ottenute in questi ultimi 5 anni quale la più importante? E, in caso di vittoria, quale il progetto più ambizioso che sperate di realizzare?
“La soddisfazione più grande è quella di aver risanato il bilancio comunale scampando il dissesto finanziario nel 2017 appena insediati, mentre il progetto più ambizioso sarà quello di riuscire a realizzare un sottopasso o sovrappasso in prossimità della stazione ferroviaria, poiché il raddoppio ferroviario avvenuto nel 2001 decretò la chiusura del passaggio a livello creando disagi ad una cinquantina di famiglie che si trovano nella parte ovest del paese. Un altro progetto che ho a cuore è il recupero dell’Auditorium comunale, un’opera incompiuta dalla fine degli anni ’90, il cui iter è iniziato grazie ad un finanziamento del Ministero per 1 milione di euro assegnatoci a febbraio 2022. E poi la casa di riposo comunale dove abbiamo già avviato i lavori e contiamo di darla in gestione in breve tempo”.
Una chiave strategica del vostro piano di lavoro?
“Proiettare la nostra comunità in un futuro sostenibile di prosperità economica e sociale con al centro agricoltura, attività produttive, benessere, cultura, turismo e sport”.
Che tipo di opportunità lavorative dovrebbe incentivare un paese come Villasor?
“Il nostro è un paese a vocazione agricola che potrebbe abbinarsi ai diversi siti storici di rilievo come il Castello Siviller e l’ex Convento dei Cappuccini, creando un polo di attrazione turistica culturale ed enogastronomico. Cercheremo poi di individuare azioni tese ad avviare rapporti con gli enti competenti in riferimento alla nascente “Scuola di Volo” della base aerea di Decimomannu in quanto l’area occupata ricade, per il 90% nel territorio di Villasor, affinché ci siano i giusti effetti occupazionali”.
Cosa pensa dell’altro candidato a sindaco Efisio Pisano?
“Non lo vedo da tanto tempo in quanto non risiede a Villasor. Gli auguro una buona campagna elettorale, leale e onesta, priva di attacchi personali”.