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La politica algherese è in fermento e in città sono in atto una serie di manovre in vista delle elezioni comunali di questa primavera. Dopo la presa d'atto della mancata ricandidatura del sindaco Mario Conoci, reduce da un risultato molto deludente alle regionali con Fratelli d'Italia, il centrodestra si sta riorganizzando.
Da una parte i fedelissimi del sindaco, dal suo partito a Noi con Alghero, di cui sono espressione gli assessori Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris, con due deleghe pesantissime come Urbanistica e Servizi Sociali. Dall'altra i delusi, su tutti Forza Italia che alle regionali è stata protagonista nel centrodestra dopo che in autunno Conoci aveva escluso dalla giunta gli assessori azzurri Giovanna Caria, vicesindaca, e Antonello Peru. A due giorni dalle elezioni regionali, poi, si era dimesso il vicepresidente della Fondazione Alghero, Pier Paolo Carta, indicato dai Riformatori ma considerato ormai molto vicino a Conoci, per mettere in discussione la presidenza di Andrea Delogu, uno dei riferimenti di Forza Italia in città.
Adesso il confronto si fa sempre più aperto come confermano le dimissioni odierne del presidente della commissione Sanità e Ambiente, Christian Mulas, consigliere comunale dell'Udc assieme al presidente dell'aula, Raffaele Salvatore. Secondo Ansa, l'ex sindaco Marco Tedde (ottimo risultato alle regionali che non gli è valso però un posto a Cagliari) starebbe valutando la possibilità di una coalizione moderata che vada oltre gli schemi tradizionali e comprenda, oltre a Forza Italia, Riformatori e Udc, anche il Pd e la lista civica Per Alghero che fa capo a un altro ex sindaco, Mario Bruno.