Il centrodestra prova a chiudere il cerchio per le candidature nei centri chiamati al voto i prossimi 10 e 11 ottobre. Resta da raggiungere un accordo sui nomi dei candidati sindaci per Capoterra e Carbonia, mentre sul fronte Olbia si lavora per convincere Fratelli d'Italia a non sfilarsi dalla coalizione e a far quadrato attorno all'uscente Settimo Nizzi (Forza Italia).Si tratta dei tre centri con più di 15mila abitanti, dove eventualmente è previsto un secondo turno di ballottaggio il 24 e il 25 ottobre.

Questo pomeriggio a Villa Devoto è in programma un vertice di maggioranza convocato dal presidente della Regione, e segretario del Psd'Az, Christian Solinas e al quale parteciperanno i segretari degli altri partiti di centrodestra.

Le trattative sono serrate soprattutto sulla scelta del candidato per Capoterra, cittadina d'origine di Solinas. Chiunque sia, dovrà vedersela con Efisio Demuru, candidato dem del centrosinistra, e con una lista civica che fa riferimento al sindaco uscente (sempre del Pd) Francesco Dessì. A Carbonia, per il centrosinistra corre il dem Pietro Morittu, sostenuto anche da due civiche ricollegabili all'Udc e al Psd'Az. Nella città delle miniere il Movimento Cinquestelle candida invece il vicesindaco uscente Gian Luca Lai, mentre il centrodestra deve ancora ufficializzare un nome che potrebbe essere quello di Daniela Garau (alla guida di una lista civica), e LeU dovrebbe ugualmente presentare una lista.

A Olbia, il sindaco uscente Nizzi dovrà vedersela con una lista che si chiama "Grande coalizione civica" e che - da sinistra a destra - offre una casa a tutti coloro che hanno accettato di stare assieme pur di scalzare l'ex deputato di Forza Italia. Il candidato scelto per adempiere a questo compito è Augusto Navone. Se a Olbia, come sembra, dovessero essere presentate solo due liste, non si avrà alcun ballottaggio.

 

I Comuni chiamati al voto sono 102, alcuni importanti anche se non raggiungono i quindicimila abitanti. E' il caso di Serramanna, Villacidro e soprattutto Elmas, dove la candidata e consigliera dei Progressisti Maria Laura Orrù è riuscita nella non facile impresa di replicare nel suo schieramento la stessa formazione all'opposizione in Consiglio regionale. E cioè: centrosinistra e Movimento Cinquestelle. Grande incognita in queste Comunali è il voto nei piccoli centri, soprattutto dell'interno. Occhi puntati, dunque, su Villanova Tulo (Sud Sardegna), Tadasuni (Oristano), Aritzo (Nuoro), dove alle precedenti amministrative non si raggiunse il quorum per rendere valida l'elezione, ma anche su Talana, Belvì, Sorgono e Seneghe, dove non venne presentata alcuna lista. In tutti i casi la Regione nominò un commissario.