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Scosse a Palazzo Ducale in vista delle elezioni amministrative di Sassari. Oggi il sindaco Nanni Campus ha rimosso l'assessora Laura Useri, affidando le deleghe alla Cultura, alle Politiche educative e alle Pari opportunità alla consigliera Virginia Orunesu.
Attesa alla conferenza stampa di presentazione del progetto "Sassari Città Regia", Useri non si è presentata, ma dopo poche ore sulla home del sito istituzionale del Comune è comparsa una stringatissima comunicazione in cui, al di là dei ringraziamenti di rito, si precisa che la revoca da parte di Campus è motivata dal fatto che "è venuta a mancare la condivisione sulle prospettive dell'azione congiunta di giunta e maggioranza".
La vicenda ricorda molto da vicino quella che in piena bagarre per le elezioni regionali aveva avuto per protagonista l'ex vicesindaco Gianfranco Meazza, del quale il primo cittadino non aveva gradito l'eccessivo dinamismo in campagna elettorale, in particolare per Fratelli d'Italia. Il confronto si trasformò in uno strappo insanabile, con Meazza definitivamente transitato dal raggruppamento civico di Campus al centrodestra trainato dal partito della premier Giorgia Meloni. Stando a quanto si apprende, anche nel caso di Laura Useri le motivazioni del "licenziamento" sarebbero le stesse.
Eletta con il M5S, Useri era entrata in maggioranza nel 2020 assieme agli altri due consiglieri grillini, compreso il presidente del consiglio Maurilio Murru. Campus, perso il sostegno di sei consiglieri eletti nelle liste civiche di cui è portabandiera, rischiava in quei giorni di restare senza maggioranza e fu salvato dal soccorso dei pentastellati. La traversata di Laura Useri, tuttavia, non sembra fermarsi qui, perché nelle ultime ore l'assessora avrebbe manifestato la volontà di aderire al centrodestra e di sostenere la candidatura a sindaco di Gavino Mariotti.
Da qui la rottura con Campus. Resta a questo punto da capire se il movimento civico abbia ancora i numeri per andare avanti da solo, a sostegno della candidatura di Nicola Lucchi, o se quanto accaduto stamattina non sia propedeutico a quell'armistizio auspicato sino a pochi giorni fa da Mariotti. Al momento il centrodestra è riunito in conclave a Oristano, per discutere di Sassari ma anche di Cagliari, Alghero e degli altri Comuni in cui si voterà l'8 gennaio. La fumata bianca potrebbe arrivare già in serata.
"Il progetto di Nanni Campus si dichiara civico ed estraneo alla bagarre dei partiti politici, ma i cittadini assistono da tempo a un valzer di deleghe revocate, riconsegnate o tenute in bilico per le vicende elettorali regionali e amministrative". È l'affondo del coordinamento del campo largo provinciale.
I partiti della coalizione che lo scorso 25 febbraio ha permesso ad Alessandra Todde di diventare presidente della Regione prendono posizione a poche ore dalla revoca delle deleghe all'assessora Laura Useri, che secondo voci sempre più insistenti avrebbe deciso di stare con il centrodestra e il suo candidato sindaco anziché sostenere Nicola Lucchi nel solco della continuità del progetto civico al quale, in ogni caso, Useri non apparteneva neanche cinque anni fa, dato che era stata eletta col M5S. "Questo ennesimo abbandono di delega assessoriale dimostra uno scarso rispetto per le istituzioni - accusa il campo progressista - non è da ora che la cittadinanza ha ben compreso che il civismo ha altre premesse e quindi altri risultati".
La critica è rivolta soprattutto al sindaco, ma il centrosinistra ne ha anche per Useri. "L'azione politica dell'assessorato comunale della Cultura si è contraddistinto per cecità nella programmazione e per risultati discutibili - dice il coordinamento - proprio in un ambito che Sassari dovrà saper riprendere e rilanciare con scelte chiare e forti".