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Andrea Mura, deputato M5s, velista italiano, skipper dell'open 50, nell'Aula della Camera, Roma 23 marzo 2018 ANSA/ ETTORE FERRARI
Andrea Mura si dimette dal Parlamento. Dopo le polemiche, l'espulsione dal M5s e l'intenzione di aderire al Gruppo misto, il velista sardo eletto alle ultime politiche ha inviato una lettera al presidente della Camera, Roberto Fico, per annunciare il ritorno alla vita da sportivo e da cittadino.
Mura parla di "linciaggio mediatico" e nega le accuse di assenteismo: "Sono mancato solo a sette sedute per impegni sul territorio o malattia", spiega, parlando di "Accuse ignominiose basate su fatti inesistenti e su affermazioni da me mai pronunciate che nessuno ha mai voluto verificare: ho subito dei danni enormi e agirò in tutte le sedi per difendere la mia reputazione".
Il velista denuncia: "Sono stato espulso dal mio gruppo parlamentare senza essere nemmeno convocato, senza poter replicare alle accuse infamanti che mi sono state rivolte".
La decisione ultima è quella di non approdare al Gruppo misto: "Alla luce di tutto quello che è accaduto non ha alcun senso restare in questa aula senza poter incidere, senza poter portare avanti il progetto per cui sono stato eletto dai cittadini che mi hanno votato. Torno ad essere un cittadino comune come sono sempre stato, torno nel mio mondo, allo sport e al mare, dove ci sono i valori a cui mi sono sempre ispirato: l'impegno e il sacrificio e - da buon sardo - la parola data".
Infine una promessa: "Continuerò le mie battaglie per la difesa del mare e dell'ambiente fuori dal Parlamento".