Il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza da 222,9 miliardi, che sarà inviata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica per acquisirne le valutazioni.

Italia Viva, con le ministre renziane Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, nonostante abbia riconosciuto i "passi fatti in avanti" nell'ultima versione del piano di investimenti, si è astenuta dal voto. "Rimangono troppe le criticità in un testo giudicato in drammatico ritardo sulle urgenze del Paese", hanno detto le stesse ministre che non si sono dimesse.

"In mattinata decideremo e nel pomeriggio lo comunicheremo alla stampa", ha spiegato Matteo Renzi.

Intanto, sull’approvazione del Recovery in Cdm ha parlato il segretario del Pd Nicola Zingaretti: “E’ un buon piano con modifiche significative ottenute anche grazie all’iniziativa del Pd per maggiori investimenti, per la sanità, per il lavoro, per il Mezzogiorno, le donne, i giovani. Finalmente può diventare realtà il processo verso la transizione ecologica e la rivoluzione digitale del sistema Paese".

"Ora si discuta in Parlamento e si coinvolgano le parti sociali, le imprese, l’associazionismo, i giovani, le donne nel dibattito sul futuro dell’Italia - ha detto ancora il leader del Pd -. L’Italia non può perdere questa occasione, lo dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni. Si lavori come abbiamo insieme deciso al patto di legislatura in tempi certi e brevi con buonsenso e facendo prevalere il bene comune e la buona politica. Si può fare”.