“Un direttore sanitario di un ente privato nominato direttore sanitario di un’azienda regionale. È possibile? Secondo le norme dettate dalle legge sembrerebbe di no, in quanto sarebbero presenti cause di inconferibilità. Tuttavia, è questo quanto accaduto neanche un mese fa”.

La denuncia arriva dalla Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che ha presentato un’interrogazione per chiedere che “Venga fatta chiarezza e che vengano svolti i dovuti accertamenti sul caso”.

“Con la delibera n. 291 del 31 dicembre scorso – specifica Manca – il direttore generale dell’Areus, l’Azienda regionale dell'emergenza e urgenza della Sardegna, ha nominato il direttore sanitario della stessa Azienda con decorrenza primo gennaio 2020. Una nomina che appare dubbia in quanto non rispetterebbe le cause di inconferibilità ed incompatibilità dettate dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n°39 dell’8 Aprile 2013; il quale prevede che non si possano conferire incarichi di direttore generale, direttore sanitario e direttore amministrativo “a coloro che nei due anni precedenti abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dal servizio sanitario regionale”.

“Poiché è noto – aggiunge – che il direttore sanitario neonominato ha svolto, fino al 31 dicembre 2019, l’incarico di direttore sanitario dell’ospedale Mater Olbia, ente privato accreditato e finanziato dal servizio sanitario regionale, la sua nomina come direttore sanitario dell’Areus rischia di essere nulla. Pertanto, alla luce di una situazione particolare come questa, la Regione avrebbe dovuto richiedere il parere dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) prima di procedere”.

La sua richiesta, rivolta al Presidente Christian Solinas e all’assessore alla Sanità Mario Nieddu è quella “Se siano a conoscenza di quanto accaduto, se sia stato chiesto un parere all’Anac in merito all’eventuale inconferibilità dell’incarico di cui è stato investito il direttore sanitario dell’Areus e, qualora questo non sia stato richiesto, se non ritengano necessario che si provveda tempestivamente a richiederlo”.