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“Lo scorso anno, quando il presidente Solinas disse “verranno fatti controlli e test a tutti coloro che entrano in Sardegna”, vi furono levate di scudi da operatori turistici, cittadini e soprattutto da parte di coloro che siedono sui banchi della minoranza. Ora, dopo una settimana che sono iniziati i controlli agli sbarchi nei porti ed aeroporti, le stesse persone, sono pronte a denunciare istericamente, se qualcosa non funziona o funziona male, pronti con grande clamore ad accusare o denunciare episodi di inefficienza”.
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Psd’Az Giovanni Satta che interviene in merito alle dichiarazioni dei colleghi dell’opposizione. Al centro della questione i controlli agli arrivi nei porti e negli aeroporti sardi non ritenuti efficaci e la mancata presa di posizione del presidente Solinas rispetto a quanto disposto dal governo nazionale sul via libera agli spostamenti nelle seconde case anche per chi vive in zone rosse.
L’onorevole Satta spiega: “Ci sta anche da parte di semplici cittadini, segnalare le inefficienze e gli sbagli, ci sta perché si aiuta la macchina operativa a migliorare e a evitare le falle, ma da lì a fare i soliti esagerati processi mediatici (soprattutto da parte di certe persone), non credo sia il caso. Ci sono tante cose in cui sicuramente interverremo correggendo ciò che non va”.
“In primis – continua il consigliere del Psd’Az -, chiediamo allo stato un impegno delle forze dell’ordine nel collaborare insieme agli uomini della protezione civile, delle ASSL e le guardie giurate per effettuare controlli più puntuali, oggi non lo stanno facendo perché i prefetti non lo hanno ordinato, per cui stiamo interloquendo con loro affinché ci sia un impiego costante e importante. Chiederemo anche alle compagnie barracellari di coadiuvare anche loro i soggetti già impegnati in questa fase, insomma cercheremo di avere dei controlli più efficienti. Il Governatore farà di tutto perché chi vive fuori Sardegna possa venirci solo per comprovate esigenze lavorative, non in vacanza, nemmeno nelle seconde case, onde evitare l’aumento dei contagi. Resta il fatto che per i tamponi o i vaccini, tutti coloro che arrivano in Sardegna, devono dichiararlo sul sito ‘Sardegna sicura’, e se mentono commettono un reato, finora si sono potuti fare solo controlli a campione, cercheremo di far si che vengano effettuati a tappeto”.
Infine: “Chiediamo a tutti collaborazione e non urla isteriche e accuse gratuite, nei confronti di chi sta cercando di fare ciò che voleva fare 10 mesi fa, e che non tutti condividevano”.