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Nuova proposta di legge, in materia di Sanità, presentata in questi giorni dalla Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu che chiede la modifica della legge regionale numero 26 del 23 luglio 1991 in merito alle prestazioni di assistenza indiretta nel territorio nazionale e all'estero.
“La mia proposta – queste le parole della Cuccu – intende estendere i benefici del rimborso spese anche ai cittadini sardi vittime di diagnosi errata, che hanno ritenuto necessario ricorrere a forme di assistenza extra Regione per accertare, contrariamente a quanto diagnosticato, l'esistenza di una grave patologia.
“Capita – ha aggiunto – di imbattersi in casi di diagnosi errata che comportano una perdita di fiducia tra il paziente ed i medici e che quindi spingono il cittadino a rivolgersi ad altre strutture sanitarie, spesso fuori dal territorio sardo, per ricevere la conferma della diagnosi avuta presso le nostre strutture. Per questo nasce l'esigenza che la Regione Sardegna garantisca anche a questi cittadini, in caso di diagnosi errata, il diritto al rimborso delle spese sostenute in deroga al percorso ordinario di autorizzazione, chiaramente secondo le modalità stabilite dalla legge. Solo in questo modo potrà essere garantito a tutti i cittadini l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie”.
Sono 4 gli articoli della proposta di legge: il primo delinea i benefici previsti dalla legge in caso di errata diagnosi, il secondo contiene la possibilità̀ di ricorso anche contro i provvedimenti di rigetto delle istanze, il terzo detta la norma finanziaria ed il quarto disciplina l'entrata in vigore della legge.
“L’operazione che ho condotto – conclude la consigliera pentastellata – e che mi ha portato alla presentazione di questa proposta di legge, è un segno di civiltà ed onestà intellettuale. Infatti, è giusto poter garantire la copertura economica per prestazioni sanitarie extra regionali anche ai pazienti vittime di errori diagnostici. Con questa proposta di legge garantiamo dignità a tutti i cittadini”.