La Corte Costituzionale boccia il referendum contro la legge per l'Autonomia differenziata delle Regioni.

La decisione, particolarmente attesa, riguarda la 'legge Calderoli' e rappresenta un sollievo per il governo, che intende rivedere la riforma. La Lega esulta, mentre opposizioni e associazioni, che volevano abolire la norma approvata a giugno, sono deluse. La Consulta ha motivato lo stop con la mancanza di chiarezza del quesito, compromettendo una scelta consapevole degli elettori: "L'oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell'elettore".

Michele Pais, esponente della Lega ed ex presidente del consiglio regionale, commenta la bocciatura della Corte Costituzionale e critica la presidente della Regione Alessandra Todde: “Una netta bocciatura quella della Corte Costituzionale nei confronti della ‘Presidente decaduta’. Alessandra Todde espone la Sardegna all'ennesima brutta figura e al ridicolo di osteggiare l'Autonomia, che invece dovremmo difendere, dopo l'alto tradimento dei sardi con la ‘Legge Pratobello’ e il pasticcio delle rendicontazioni elettorali".

Per Pais la governatrice Todde è "una ‘Ex’ Presidente delegittimata, capace solo nell'occupare poltrone, a partire proprio dalla sua, ma che, senza più agibilità e legittimazione politica, sta ingessando la Regione, a partire dalla incapacità di approvare il bilancio e intervenire sulla condizione emergenziale della sanità che a detta degli operatori, da un anno a questa parte, è sempre più fuori controllo".