“Lo stato di salute di Forza Italia in Sardegna? Nelle scorse settimane ho avuto numerosi incontri con tante persone che da tanti anni, da 25 anni, lavorano per questo partito che si è rinnovato al 70 per cento, mantenendo saldi i valori della democrazia occidentale”.

Così in sintesi il leader degli Azzurri, Silvio Berlusconi, durante il suo secondo giorno di tour elettorale tra la gente, nei gazebo e in compagnia di centinaia di simpatizzanti e rappresentanti del partito, con al suo fianco la candidata alle suppletive Daniela Noli. 

Situazione invece totalmente opposta sul fronte della coesione tra le singole punte di diamante del movimento berlusconiano: palpabile infatti la spaccatura interna tra i big in città, (gli esempi nel capoluogo sardo sono del senatore Emilio Floris o del deputato Ugo Cappellacci, dell’attuale consigliere comunale Piergiorgio Massidda), giusto per tirare in ballo tre soli nomi di rilievo tra i quali la dissidenza di unione e strette di mano sotto la fulgida bandiera di FI è ben lontana. 

Il Cavaliere ha poi ribadito la sua intenzione di candidarsi alle europee del 26 maggio 2019 per “portare tra le persone un grande progetto di rinnovamento, oggi più che mai servono idee indispensabili”. 

All’interno del bar storico di piazza Italia, a Pirri, Berlusconi non ha esitato selfie con una folla di curiosi e affezionati al partito. Poi, il proseguo a Sinnai, Burcei e Villasimius.