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"Circolano nelle ultime ore affermazioni gravemente pretestuose e strumentali che adombrano ritardi nella gestione dell’emergenza Blue Tongue o che addirittura attribuiscono un inesistente carattere minatorio ad una recente missiva indirizzata dagli uffici dell’Assessorato alla Sanità ai Servizi veterinari delle Asl, avente ad oggetto 'Chiarimenti e raccomandazioni per quanto concerne le registrazione dei capi morti sul sistema SIMAN'. In particolare, si vorrebbe sostenere la tesi di un presunto 'capo d’accusa' pendente verso i medici del servizio veterinario territoriale, con delle argomentazioni totalmente avulse dal merito e dalle valutazioni tecniche contenute nella nota indirizzata ai Servizi Veterinari territoriali".
La presidente della Regione Alessandra Todde interviene così sull'argomento, ritenendo opportuno "chiarire alcuni punti dirimenti, utili ad agevolare un’interpretazione corretta e non strumentale dei fatti: Innanzitutto - afferma - occorre rilevare che il ciclo di vita del focolaio segue delle fasi epidemiologiche caratterizzate da picchi di diffusione e di mortalità a carattere sequenziale, secondo una ricorrenza statistica ben codificata ed in grado di garantire la predittività dei decessi in rapporto alla diffusione della malattia su base territoriale. Il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare, ravvisando l’incongruenza di alcuni valori di mortalità di gran lunga superiori alla mortalità media rilevabile nei medesimi territori, con percentuali incompatibili rispetto al ciclo epidemiologico della malattia, ha correttamente richiamato l’osservanza delle linee guida facenti capo al SIMAN, Sistema Informativo per le malattie animali che gestisce a livello centralizzato, regionale e nazionale, tutte le informazioni relative ai focolai notificabili relativi all’ambito animale. Conferire dati omogenei e coerenti è indispensabile al fine di programmare le azioni di controllo, per la definizione di zone di protezione e sorveglianza, per predisporre di strumenti efficaci di contenimento ed estinzione dei focolai, per predisporre un’adeguata prevenzione a monte dei fenomeni".
"Il sistema veterinario territoriale rappresenta un tassello fondamentale di questo meccanismo. Per questo - aggiunge - è indispensabile evitare per quanto possibile che nel computo dei capi morti a causa della Blue Tongue possano erroneamente essere conteggiati decessi temporalmente contigui ma ascrivibili ad altre cause. Ancor più opportuno appare l’invio della nota di chiarimento, in quanto qualora si dovesse accertare la sovrastima dei decessi causati da Blue Tongue, si otterrebbe non solo un dato falsato ai fini della rilevazione epidemiologica e successive azioni, ma anche un possibile danno erariale".
"In merito poi agli adombrati ritardi nella gestione della campagna vaccinale della Blue Tongue per il corrente anno - prosegue la governatrice -, occorre ricordare che, in relazione alla variante 8 maggiormente diffusa i primi focolai rilevati risalgono in base ai dati SIMAN al periodo ottobre-dicembre 2023, con un numero pari a 201 focolai. A questi si aggiungono ulteriori 27 focolai confermati nel periodo gennaio-febbraio 2024, quando cioè avrebbe dovuto essere già in essere la predisposizione della campagna vaccinale per arginare il virus in forte espansione. E’ invece con forte ritardo che la Giunta regionale di centro destra predispone, a metà dicembre 2023, una variazione di bilancio per allocare le risorse in favore dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna finalizzate all’acquisto del vaccino contro la BTV8. La Giunta Todde si insedia il 9 di aprile. Le dosi di vaccino per la variante BTV8 come è noto arriveranno nel mese di giugno, con un ritardo nell’inizio della campagna vaccinale di oltre tre mesi, non certamente imputabile all’attuale esecutivo regionale".
"Occorre invece rilevare che sin da subito l’attuale Giunta si è attivata al fine di garantire il reperimento degli stock vaccinali da utilizzare nella prossima campagna di vaccinazione, prevista a primavera 2025, non soltanto per la variante 8 della BT, ma anche per la variante 3 per la quale fino a pochi mesi fa non era reperibile una cura vaccinale in nessuna regione d’Italia e che ora potrà rientrare nel range di protezione offerto dal Servizio di Sanità Pubblica Animale della Regione Sardegna", conclude Todde.