“Superata l’emergenza tragica di questa fase, dobbiamo pensare alla costruzione della nostra proposta politica, un centrosinistra alleato con l’M5s, che sia alternativa alla destra. Nel 2023 la partita sarà Letta-Conte contro Salvini-Meloni”. Lo afferma l’ex ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, oggi responsabile regioni e territorio del Pd, intervistato da La Stampa.

Il voto d’autunno in 1.304 Comuni e nelle cinque grandi città “sarà un test per le politiche del 2023. Per questo, dove possibile, dovremmo fare le primarie con i 5stelle per allargare l’alleanza”.

Per Boccia “il Pd non deve essere e non sarà un partito degli ex”. Nella scelta dei candidati “le primarie restano nel nostro dna, sono un tratto distintivo” e “servono quando i candidati sono di coalizione e le decidiamo col territorio. Lì dove ci sono candidati di partito non hanno senso. Il Pd è in grado di avere meccanismi di scelta, altrimenti il rischio è di fare il contrario di quello che chiede Letta: e cioè un Pd diviso e isolato in una coalizione ristretta”, che è “lo schema che produsse le macerie del 2018”.