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“Dirò una cosa impopolare, sono contrario agli allentamenti per le prossime festività, sarebbe da irresponsabili. Se servono chiarimenti sui piccoli comuni e precisazioni, anche con norme, per consentire i passaggi tra piccoli comuni limitrofi o confinanti si faranno. Ma aprire un dibattito politico per aprire i confini dei comuni come se fossero tutti uguali, e le stesse province, è da irresponsabili", a dirlo è il ministro per gli Affari regionali e Autonomie Francesco Boccia.
"Chi vuole aprire tutto se ne assuma la responsabilità, il Parlamento è sovrano. Io continuo ad essere contrario all’apertura indiscriminata tra comuni, anche ieri ci sono stati quasi 900 morti, in Germania (con numeri nettamente inferiori ai nostri) si pensa addirittura ad un nuovo lockdown per evitare una terza ondata tra gennaio e febbraio e noi continuiamo a fare un dibattito surreale sullo spostamento tra Comuni per soli tre giorni?".
Il Presidente Conte. "Spostamenti tra Comuni? Se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Ovviamente il Parlamento è sovrano. Ma serve grande cautela in qualsiasi eccezione".
Il premier riconosce che il limite agli spostamenti tra comuni durante le festività "crea un problema oggettivo, perché è chiaro che chi è in un grande comune e ha anche la fortuna di avere parenti ha la possibilità di muoversi e pranzare insieme, mentre chi vive in paesini più piccoli può avere difficoltà".
"C'è grande sensibilità parlamentare su questo, non siamo contenti di introdurre misure -precisa il premier-. Non possiamo consentire in quei giorni che ci siano occasioni di convivialità, dobbiamo mantenere queste restrizioni. Se poi il Parlamento vuole introdurre qualche eccezione per i comuni più piccoli ci confronteremo e torneremo su questo punto. Certo, non c'è molto tempo e posso dire che anche per qualsiasi misura che possa fornire un'eccezione raccomando grande cautela e attenzione. Non può saltare il piano complessivo, se salta l'equilibrio rischiamo di far scatenare una terza ondata del contagio e non possiamo permettercelo".