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“Ancora non sappiamo se alla base del decreto del presidente del Tar vi siano negligenze dell’assessore dell’ambiente o omissioni dolose. Ma questo è pur sempre un modo sconsiderato di amministrare la pratica venatoria.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta il decreto del Presidente del Tar di Cagliari che, in accoglimento del ricorso di alcune associazioni ecologiste, "ha disposto - spiega l'ex sindaco di Alghero - la sospensione del decreto dell’assessore dell’ambiente relativo al calendario venatorio regionale sardo 2018-2019, nella parte in cui prevede la caccia alla lepre e alla pernice sarde, rinviando al 3 ottobre per l’udienza collegiale cautelare".
"Il provvedimento presidenziale di sospensione - continua Tedde - parrebbe poggiare sulle negligenze dell’assessore che non ha fatto alcun preliminare censimento delle popolazioni esistenti di pernice e di lepre sarde, ma si è limitata a fare un piano per il censimento che non è stato ancora approvato né tantomeno realizzato. Secondo Tedde sussiste il fondato dubbio che le omissioni colpevoli dell’assessore siano consapevolmente dirette ad inficiare la validità del calendario venatorio".
L’ex sindaco di Alghero precisa che “sulla base dei fogli venatori resi dai cacciatori nei quali vengono riportati gli abbattimenti, i giorni esatti e le aree, ma anche sui dati delle zone autogestite i cui concessionari trasmettono alle competenti autorità le statistiche di tutti gli abbattimenti, l’assessore ha un controllo capillare del territorio che le consente di conoscere e stimare consistenze e/o assenze faunistiche che avrebbe dovuto riportare nel calendario venatorio. Nulla di ciò ha fatto – denuncia il consigliere regionale -. Dimostrando ancora una volta che i cacciatori e la caccia sono nel mirino del centro sinistra sardo. Che non comprende il ruolo ambientale e sociale dei cacciatori che sono efficaci sentinelle ambientali, anche nella lotta agli incendi, e che con la loro presenza costituiscono un deterrente per i furti nelle campagne. E il centrosinistra trascura anche il ruolo economico della caccia, il cui giro d’affari in Sardegna è di circa 10 milioni di euro annui".
"Noi - conclude Tedde - continueremo a stare al loro fianco, e ci prepariamo a sostenerli allorché il prossimo anno il centrodestra andrà al governo della Regione".