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“La Regione Sardegna, con la legge regionale numero 23 del 29 luglio 1998, si è adeguata alle norme nazionali per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia, e previsto pertanto l'istituzione delle guardie venatorie volontarie deputate a svolgere attività anti bracconaggio, di controllo dei permessi per lo svolgimento dell'attività venatoria e di salvaguardia dell'ambiente. Figure indispensabili per coadiuvare i Corpi attualmente deputati al contrasto delle pratiche scorrette nell'esercizio della caccia, e alle quali viene riconosciuta la qualifica di agenti di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza attraverso un attestato di idoneità rilasciato dalle regioni previo superamento di apposito esame”.
E' quanto afferma il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Alessandro Solinas.
“Eppure, in Sardegna - continua - ancora oggi, a distanza di di 23 anni dall'emanazione delle norme regionali in materia, la commissione deputata a conferire l'idoneità per l'ottenimento della qualifica di guardia volontaria non è mai stata istituita. Attualmente infatti le sole guardie venatorie volontarie sul campo sono soltanto quelle già in possesso del titolo rilasciato negli anni Novanta. Questo perché non sono mai stati organizzati nemmeno i corsi formativi riguardanti le normative nazionali e regionali in materia venatoria: tutela dell’ambiente naturale, anti bracconaggio, raccolta dei prodotti del sottobosco, abbandono di rifiuti, ma anche ecologia, botanica, zoologia, vigilanza, attività venatoria e legislazione. Tutte attività la cui promozione risulta un valore aggiunto nella gestione del patrimonio floro-faunistico sardo”.
Su questo il consigliere regionale ha presentato un'interrogazione per chiedere al Presidente della Regione e all'assessore regionale all'Ambiente, Gianni Lampis, se siano a conoscenza del fatto che la Commissione regionale deputata a conferire l'idoneità per l'ottenimento della qualifica di guardia volontaria non è mai stata istituita e quali siano i tempi di nomina della stessa.
“L'attività svolta dalle guardie venatorie volontarie è molto importante sia per la tutela dell'attività venatoria stessa sia per la salvaguardia dell'ambiente naturale in cui viene svolta. Per questo è necessario che la Regione attivi i corsi necessari a formare queste figure indispensabili”.
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