“Cento giorni di proclami, conferenze stampa, inaugurazioni, ma per ora l’attività del nuovo corso comunale guidato da Paolo Truzzu non sembra aver raggiunto alcun traguardo. Il sindaco e la sua giunta stanno portando avanti idee e progetti già messi in campo dall’amministrazione precedente. E di questo noi consiglieri di minoranza in Consiglio comunale (Progressisti, Pd, Sinistra per Cagliari e Progetto comune) non possiamo che essere felici”.

Lo sottolineano i Consiglieri comunali di opposizione Giulia Andreozzi, Marco Benucci, Marzia Cilloccu, Andrea Dettori, Francesca Ghirra, Matteo Lecis Cocco Ortu, Fabrizio Marcello, Matteo Massa, Francesca Mulas, Rita Polo, Guido Portoghese, Anna Puddu, Camilla Soru che hanno voluto dare un loro giudizio sui primi cento giorni da Sindaco di Paolo Truzzu.

“Dispiace, però, notare – ribadiscono i Consiglieri – che spesso sindaco e assessori “dimentichino” di ricordare che diverse azioni non siano certo nate in questi ultimi tre mesi. Appena insediato, il Sindaco ha aperto i lavori del comitato di sorveglianza del Pon Città Metropolitane, il programma nazionale con cui abbiamo ottenuto quasi 40 milioni di euro per rendere più snella la burocrazia, completare le piste ciclabili e potenziare il bikesharing, migliorare l’illuminazione pubblica, attivare l’agenzia sociale per la casa. Uno dei primi atti della nuova Giunta ha riguardato la salvaguardia degli equilibri di bilancio, ovvero l’utilizzo di 13 milioni di euro per opere già precedentemente programmate. Altro progetto ereditato è Iti Is Mirrionis, 15 milioni di euro per la riqualificazione e il rilancio del quartiere”.

“E, a tre mesi dal suo insediamento – aggiungono –, non abbiamo avuto modo di conoscere le azioni e i progetti che intende compiere con la sua giunta nei prossimi cinque anni: scadono oggi i 120 giorni dall’insediamento entro i quali avrebbe dovuto presentare le linee programmatiche”.

“Non possiamo che essere soddisfatti – così ancora i Consiglieri – per la scelta dell’ amministrazione di portare avanti i vecchi progetti, tuttavia sarebbe onesto che il sindaco e i suoi assessori non prendessero il merito davanti ai cittadini e alla stampa per azioni pensate, studiate e finanziate grazie al lavoro di chi li ha preceduti”.

“Dei proclami della campagna elettorale – sottolineano –, poi, sono rimasti, appunto, i proclami: l’Anfiteatro romano non si può aprire agli spettacoli nell’immediato, come invece promesso da Truzzu, perché sottoposto a un delicato restauro, la crisi del Porto canale non può essere risolta a livello comunale, le discariche abusive dei rifiuti non sono state risolte, giusto per fare alcuni esempi”.

“L’amministrazione di una città complessa come Cagliari – concludono –, come avranno avuto modo di notare il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza, è cosa ben diversa dalle promesse”.