“Ricordate le passerelle elettorali dell’Assessore Regionale Chessa e del Presidente Pais al Palazzo dei Congressi di Maria Pia? Era uno dei punti forti in campagna elettorale: Alghero sede della nascente Dmo e Ambasciata del Turismo Sardo, scelta peraltro immediatamente condivisa dall’attuale assessore algherese Marco Di Gangi, anche con dichiarazioni a mezzo stampa.Invece, eravamo su scherzi a parte”.

A ribadirlo sono i tre consiglieri comunali di “Per Alghero”, Gabriella Esposito, Mario Bruno e Pietro Sartore che aggiungono: “Le dichiarazioni di oggi dell’assessore Chessa riguardo la cancellazione della Sardegna DMO, l’organismo previsto dalla giunta Pigliaru in applicazione della Legge regionale sul turismo 16/2017, sono chiarissime e preoccupanti. Una pietra tombale”. 

“Più volte abbiamo ribadito – aggiungono i Consiglieri – l’importanza del rilancio del settore turistico anche attraverso la creazione di un braccio operativo che mettendo insieme soggetti pubblici e privati, camere di commercio e società di gestione degli aeroporti potesse finalmente dare attuazione alle importanti azioni di promozione e marketing indispensabili per rafforzare la destinazione Sardegna. Tutto soppresso.

“Con la cancellazione della Dmo – denunciano Bruno, Esposito e Sartore – si delinea un ritorno al passato più buio, con l’accentramento di tutte le competenze in capo all’Assessorato Regionale, sempre più cagliaricentrico e lontano. Ci chiediamo se tali decisioni siano state oggetto di discussione con le realtà pubbliche e private dell’Isola, con le istituzioni, le associazioni di categorie, i consorzi turistici. Ma la domanda è retorica”.

“Ci piacerebbe almeno sapere – concludono – se l’assessore comunale al turismo Di Gangi farà valere le sue posizioni, peraltro inserite nel documento di programmazione, recentemente votato dal Consiglio Comunale che prevedeva anche Dmo locale o se si allineerà all’ordine di scuderia, imposto da Cagliari. Dia insomma qualche segnale di vita”.