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Stavolta è il Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, a lanciare un grido d’allarme al Consiglio regionale sul tema delicato dei trasporti che, queste le sue parole, “Deve essere convocato con urgenza, questa settimana, la prossima al massimo”.
“Basta attese – ha aggiunto il vice presidente della Commissione Trasporti -. Stiamo rischiando conseguenze devastanti per la nostra economia, alcune già evidenti. E da parte della maggioranza arrivano soltanto risposte dubbie e aleatorie. Dopo aver appreso che il presidente del Consiglio Pais ha proposto la convocazione di una seduta Statutaria del Consiglio regionale da svolgersi in data 3 febbraio, oggi in Commissione Trasporti, ho fatto presente con forza in primo luogo che le regole di svolgimento della seduta statutaria non consentono una discussione ampia e approfondita e quindi la stessa rischia di tradursi in una mera vetrina. E in secondo luogo che stiamo parlando del 3 febbraio, di altri venti giorni d’attesa. Giorni persi. Inconcepibile. Un consiglio sui Trasporti straordinario deve essere convocato immediatamente e non dissennatamente posticipato”.
“Il momento è emergenziale – ha sottolineato Li Gioi – dobbiamo agire subito e programmare azioni concrete, non appuntamenti scenografici. Propongo quindi la convocazione di un Consiglio regionale al quale dovranno partecipare i rappresentanti isolani di tutte le forze politiche, regionali e nazionali. Una riunione a più voci, completa, in cui si prospetti una soluzione adeguata. In questa occasione il Presidente e l’assessore ai Trasporti Todde dovranno comunicarci a che punto sono le trattative attualmente in corso, talmente segrete al punto che noi sardi, al momento confinati dal 16 aprile in poi, non sappiamo assolutamente niente, a parte le poche e vaghe dichiarazioni rilasciate dagli esponenti della maggioranza”.
“Sappiamo – ha concluso – che il Presidente Solinas per la continuità territoriale aerea sta chiedendo all’Europa la tariffa unica senza considerare che un modello di questo tipo è stato bocciato dalla stessa UE per ben due volte. È un diritto del Consiglio che rappresenta tutti i sardi sapere quali sono le eventuali alternative pensate dalla maggioranza in caso di bocciatura e anche quali le soluzioni tampone da adottare oggi. Infatti è risaputo che il bando una volta approvato deve restare pubblicato per sei mesi prima di entrare in vigore. Sin dal primo giorno del mio mandato avevo manifestato la preoccupazione che si sarebbe arrivati a questa situazione assurda e drammatica. Purtroppo avevo ragione”.