Un lungo e articolato intervento, questa mattina, riferendo alla seduta statutaria sul caso decadenza, dopo aver depositato il ricorso contro l’ordinanza-ingiunzione del Collegio di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello di Cagliari per presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese nella campagna per il voto di febbraio 2024. Così la presidente della Regione Alessandra Todde ha scosso il dibattito, con un discorso-sfogo durante il quale ha ripercorso le tappe della vicenda che un mese fa esatto ha travolto gli uffici di viale Trento: “Un attacco senza precedenti” lo ha definito la governatrice, pronunciandosi in merito alle polemiche delle ultime settimane e ribadendo la non definitività dell’atto. E così, domani, la giunta per le elezioni del Consiglio regionale si riunirà per prendere atto del ricorso, che verrà poi discusso nell'udienza fissata in data 20 marzo.

Solo allora, forse, potrà dirsi realmente archiviato un capitolo animatamente popolato da voci e opinioni contrastanti. Uno dei più critici riguardo le dichiarazioni di Alessandra Todde, di recente, è stato il segretario regionale di Forza Italia e vicepresidente della commissione Giustizia, Pietro Pittalis, che nei giorni scorsi al culmine di un botta e risposta ha invitato la governatrice a “evitare reazioni scomposte, perché nessuno può mettere il bavaglio all'opposizione che continuerà a fare il proprio dovere”. Proprio Pittalis, interpellato a seguito dell’intervento odierno di Todde, ha così commentato a Sardegna Live: “Forse la presidente Todde avrebbe fatto la cosa più semplice a mandare ad ogni consigliere regionale il ricorso fatto dai suoi avvocati. Perché non mi pare che abbia eseguito l’unica azione, dovuta in questo caso, di chiedere scusa al Consiglio regionale e ai sardi per aver violato la legge”.

Pittalis: "Da Todde incredibile intolleranza alle critiche"

L’esponente azzurro non mette in discussione la buona fede nell’operato della governatrice: “Tuttavia – precisa – registriamo un dato che rappresenta l’inosservanza di norme poste a garanzia della trasparenza e dell’uguaglianza della partecipazione ad una competizione elettorale. Se uno ha sbagliato riconosca il suo errore. Nessuno entra nel merito di una vicenda oggi sub iudice, che come tale risolveranno i magistrati per confermare la decadenza o per escluderla. Sul dato di fatto non si può però rovesciare il problema attaccando l’opposizione, con un’incredibile intolleranza alle critiche e ipotizzando complotti come fatto da un suo assessore, oppure come fatto dal leader del Movimento 5 Stelle invocando azioni risarcitorie. Tutto questo rinnega anche la storia stessa del M5s perché arriva ad ipotizzare una responsabilità dai magistrati”.

Si prospettano settimane delicate, in attesa di un verdetto che potrebbe stravolgere le sorti del governo regionale: “Qualunque sia la decisione andrà rispettata. Mi auguro che la presidente Todde possa far valere le sue ragioni, nel caso in cui ne avesse – afferma Pittalis –. A me quello che interessa è il profilo politico della vicenda, non quello giudiziario, rispetto al quale noi siamo sempre garantisti. Il problema, ribadisco, è questa difesa a oltranza, quasi si insinuasse una montatura creata ad hoc dall’opposizione o da parte di terzi, o ancora di complotti all’interno della magistratura per accreditare l’immagine di una vittima del sistema. Ho trovato il tentativo di mettere il bavaglio all’opposizione una caduta di stile”.

Ritorno al voto? "Centrodestra è pronto"

La prospettiva di un ritorno alle urne non distoglie il consigliere di Forza Italia dalle priorità di partito, ma se l'ipotesi diventasse concreta non è da escludere un ribaltone alla guida del Consiglio regionale: “Non attendo il deliberato della magistratura per organizzare il futuro del centrodestra. Chi fa politica sa che è perennemente in campagna elettorale. Chi si occupa, come in questo caso, di svolgere il ruolo di opposizione sa che deve tenersi pronto in ogni momento per proporre l’alternativa a questa maggioranza. Noi, come centrodestra e come Forza Italia siamo pronti in ogni momento, perché abbiamo le idee chiare su cosa fare per la Sardegna. Se ci sarà lo scioglimento anticipato noi siamo pronti”.

"Regole violate, mi aspettavo le scuse"

Una nuova chiamata al voto, a distanza di appena un anno, anche in virtù della scarsa fiducia che negli ultimi anni la popolazione ha riposto nella politica, potrebbe tuttavia avere effetti traumatici in fatto di risposta da parte dei cittadini: “E’ un problema sul quale concordo assolutamente. Ma – chiarisce il segretario FI – bisogna interrogarsi su chi ha causato questo stato di cose. A me piace confrontarmi, e scontrarmi, su progetti e scelte da prendere: per me questa è la politica vera. Le decisioni che si prendono è giusto che nascano da una sana contrapposizione. Questa vicenda, però, è determinata dalla violazione, se così fosse, di determinate regole. Altrimenti, ciascuno di noi alla prossima competizione elettorale si presenterebbe a modo suo violando le leggi. Questo è il problema che poniamo sul piano politico, e mi sarei aspettato che la presidente si ponesse di fronte a questi problemi in una posizione di umiltà, chiedendo scusa ai sardi per quello che ha fatto”, conclude Pittalis.