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L'ex ministro Danilo Toninelli commenta le accuse di irregolarità nei rendiconti elettorali della presidente della Sardegna, Alessandra Todde, ed esprime dubbi sulla capacità della governatrice.
"Il caso Todde è una questione nazionale, perché rappresentava la prima vittoria del cosiddetto campo largo. Todde era infatti la punta di diamante di Conte, che ora non parla perché il danno di immagine che ha subito è enorme. Probabilmente la questione rimarrà nell'ambito dell'illecito amministrativo, ma Conte e Todde dovranno capire se possono andare avanti politicamente". Lo ha dichiarato Toninelli nel corso del programma 'Controinformazione' in onda su Radio Cusano.
Toninelli riflette sulle conseguenze delle accuse per la presidente della Sardegna. "Todde - ha aggiunto - sarà continuamente sottoposta al giudizio di tutti, dei tribunali e della politica, come potrà fare il suo lavoro in queste condizioni? Politicamente parlando cammina su una gamba sola, al primo errore fatto crollerà inevitabilmente".
Sul terremoto politico in corso è intervenuto ancora Salvatore Deidda, deputato di FdI e presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera. Cinque i punti sottolineati dal parlamentare sardo: "1)Errare è umano, perseverare è diabolico. Che rimanga Presidente o no, le scuse sono doverose per la brutta figura perché è una brutta pagina, comunque vada a finire; 2) Screditare la commissione di garanzia elettorale non risolve ma complica la situazione e crea un precedente abbastanza pericoloso; 3) Sin dal principio, forse, sarebbe bastato una lettera di scuse e assecondare le richieste della stessa Commissione di Garanzia; 4) Dalla non conoscenza delle regole si è passati all’arroganza, ossia pretendere che quello che tu ritieni valido, sia come procedura che come documento, vada bene a prescindere, solo per il fatto che l’hai presentato tu; 5) In ultimo, e non per importanza, la Regione Sardegna non ha un bilancio approvato ma entra nel primo mese di Esercizio provvisorio e si prospetta non l’unico e la situazione è bloccata dall’incertezza creata dall’instabilità di chi la dirige".