Quello di Letizia Moratti è l'unico nome "rosa" proposto dal centrodestra nella rosa dei tre candidati al Quirinale proposti agli avversari al secondo giorno di votazioni.

Nata Letizia Maria Brichetto Arnaboldi a Milano il 26 novembre 1949, è nota col cognome del marito Gian Marco, deceduto nel 2018. 

VITA PRIVATA. Politica e dirigente d'azienda italiana, il padre, Paolo Brichetto Arnaboldi, era un eroe partigiano, Medaglia di Bronzo e d'Argento al Valor Militare, chiamato "il partigiano bianco" in quanto aristocratico; la madre, Paola, originaria di Rivarolo (Genova). Letizia Moratti ha frequentato in gioventù il Collegio delle Fanciulle di Milano e i corsi di danza classica presso la scuola Carla Strauss di Milano. Laureatasi nel 1972 in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Milano, è stata assistente in Diritto comunitario europeo. Nello stesso periodo ha conosciuto Gian Marco Moratti, imprenditore del settore petrolifero, con il quale si è poi sposata e ha avuto due figli, Gilda e Gabriele. Gian Marco Moratti è morto il 26 febbraio 2018. Insieme hanno sostenuto attivamente la Comunità di San Patrignano fin dagli albori del progetto alla fine degli anni Settanta.

ATTIVITA' PROFESSIONALI. Dal 1994 al 1996, durante il governo Berlusconi I, Letizia Moratti è stata nominata presidente della RAI.

Alla fine del 1998 Moratti è divenuta presidente e amministratrice delegata di News Corp Europe, società facente capo a Rupert Murdoch e proprietaria di Stream TV. Dal 2000 al 2001 ha fatto parte dell'Advisory Board del gruppo Carlyle Europa. Nel 2000 è entrata in GoldenEgg, fondo d'investimento in aziende attive nel settore di telecomunicazioni e multimedia, in rappresentanza della famiglia Moratti.

Dal 12 aprile 2019 al 15 ottobre 2020 è stata presidente di UBI Banca, dimettendosi dopo il successo dell'OPAS lanciata da Intesa Sanpaolo. In precedenza, dal 2016 al 2020, Letizia Moratti ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio di Gestione della stessa banca.

MINISTRO. Dall'11 giugno 2001 fino alla fine della XIV Legislatura ha ricoperto la carica di Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca per i governi Berlusconi II e Berlusconi III. Durante il suo mandato ha elaborato e realizzato una legge di riforma del sistema scolastico italiano che ha suscitato accese proteste e pareri favorevoli su provvedimenti come il ripristino del voto in condotta.

La riforma Moratti, varata con legge 28 marzo 2003, n. 53, prevedeva alcune modifiche nell'ordinamento scolastico italiano, abolendo la riforma Berlinguer varata nel 2000. La riforma è stata cancellata e poi sostituita dal Governo Prodi II, dopo le forti critiche giunte negli anni precedenti da una parte del mondo della scuola e dalla coalizione di centro-sinistra. 

SINDACA DI MILANO. Candidata alla carica di sindaco di Milano alle elezioni comunali del 28 e 29 maggio 2006 per lo schieramento della Casa delle Libertà, vinse al primo turno, con il 52% dei voti sconfiggendo Bruno Ferrante, della coalizione di centrosinistra (47%) e diventando la prima donna a dirigere l'amministrazione del capoluogo lombardo. In quegli anni è stata nominata Commissario delegato per la predisposizione degli interventi necessari alla migliore presentazione della candidatura della città di Milano quale sede di Expo 2015. Il 31 marzo 2008, l'Expo 2015 è stato assegnato a Milano.

OPPOSIZIONE IN COMUNE. Nel 2011 si è candidata per un secondo mandato da sindaco di Milano con il sostegno di una coalizione di centrodestra. Lo sfidante diretto era il candidato di centrosinistra Giuliano Pisapia. Inizialmente ritenuta favorita dai sondaggi, ottenne al primo turno il 41,58% dei voti contro il 48,04% di Pisapia. Al ballottaggio, ricevette solo il 44,89% delle preferenze e fu quindi sconfitta da Pisapia, che ottenne il 55,11% dei voti. A seguito della sconfitta, Moratti ha confermato la volontà di continuare l'attività politica dai banchi dell'opposizione.

ASSESSORE ALLA SANITA'. Il giorno 8 gennaio 2021 è stata nominata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana assessora al Welfare e vicepresidente della Regione, succedendo rispettivamente a Giulio Gallera e a Fabrizio Sala. Trovandosi a gestire l'emergenza pandemica dovuta al coronavirus, nel mese di giugno 2021 ha annunciato di voler far nascere in Lombardia un Centro Nazionale Malattie Infettive auspicando sul progetto un sostegno da parte del Governo.