Si sblocca la partita ad alta tensione sul Quirinale. Il centrodestra converge ufficialmente su un nome, sottoponendolo definitivamente alla prova del voto: è quello di Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato in carica. In questo momento è in corso il primo scrutinio della giornata, dal quale difficilmente, comunque, uscirà il nome del nuovo presidente della Repubblica. Il quorum, fissato a 505 voti, potrebbe raggiungersi non prima della seconda votazione odierna. In caso di bocciatura in mattinata, però, il nome della Casellati rischierebbe di decadere in favore di un'altra figura sempre gradita al centrodestra.

CHI E' MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI?

Veneta di Rovigo, è nata il 12 agosto 1946 (75 anni) e risiede a Padova. Tra i fondatori di Forza Italia, è l'attuale presidente del Senato, carica alla quale è stata eletta nella seconda seduta della XVIII Legislatura, sabato 24 marzo 2018, alla terza votazione, ottenendo 240 voti. 

CURRICULUM. Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Ferrara e in diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense, è iscritta all'Ordine degli Avvocati di Padova. Autrice di due monografie e di numerosi articoli pubblicati in prestigiose riviste specializzate. È sposata con l'avvocato Gianbattista Casellati, dal quale ha avuto due figli, Ludovica e Alvise, direttore d'orchestra.

POLITICA. Ha aderito alla fondazione di Forza Italia nel 1994, con l'ingresso in politica di Silvio Berlusconi. È stata eletta per la prima volta senatrice alle elezioni politiche dello stesso anno nel collegio uninominale di Cittadella, all'interno della lista del Polo delle Libertà. È stata poi rieletta nelle consultazioni elettorali del 2001, 2006, 2008, e 2013.

Nella XII legislatura è stata Presidente della Commissione Sanità del Senato e membro della Commissione Giustizia. Nella XIV legislatura è stata presidente della Commissione per le Questioni regionali, Presidente della Commissione pari opportunità del Senato, membro della Commissione Giustizia e della Commissione di Garanzia. È stata, inoltre, vicepresidente vicario del Gruppo Parlamentare di Forza Italia.

Ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario alla Salute dal 30 dicembre 2004 al 16 maggio 2006. Nella XV Legislatura è stata componente della Prima Commissione Affari Costituzionali, della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e del Comitato parlamentare dei procedimenti di accusa del Senato. E' stata anche vicepresidente del Gruppo parlamentare Forza Italia. Nella XVI Legislatura ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario alla Giustizia dal 12 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Dal 17 novembre 2011 è stata membro della Commissione Giustizia e della Commissione Lavoro del Senato. Nella XVII Legislatura è stata eletta Senatore Segretario del Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica. Capogruppo di Forza Italia nella Giunta delle Elezioni e delle Immunità parlamentari e membro del Comitato parlamentare dei procedimenti di accusa. Inoltre, è stata membro della Commissione Affari Costituzionali e della Commissione Giustizia del Senato. Il 15 settembre 2014 è stata eletta dal Parlamento in seduta comune membro del Consiglio Superiore della Magistratura dove ha ricoperto numerosi incarichi. Nell'ottobre 2016 è stata eletta Presidente della Terza Commissione per l'accesso in magistratura e per la mobilità.

Considerata vicina a Renato Schifani e Niccolò Ghedini, nella seduta del Senato del 27 novembre 2013, in cui la maggioranza del Parlamento ha espresso il suo voto a favore della decadenza di Berlusconi, ha deciso insieme ad altre sue colleghe come Anna Maria Bernini di vestirsi completamente di nero, considerando la decisione come un “lutto per la democrazia” e i votanti a favore come un “plotone di esecuzione”.

Nel 2018 ha assunto la seconda carica dello Stato.

PENSIERO. Prima donna a sedere sullo scranno di Presidente del Senato, di area moderata, europeista convinta, atlantista, cattolica conservatrice e attaccata ai valori tradizionali, si è detta contraria alla Legge 194 sull’aborto, alla pillola abortiva, alla fecondazione eterologa e anche alla Legge Cirinnà sulle unioni civili. Si è spesso espressa in favore della tutela dell'ambiente e ha sostenuto attivamente il decreto legge sulla parità di salario per le donne, esprimendosi in favore della tutela delle quote rosa e delle vittime di stalking. A differenza di molte femministe, si è dichiarata favorevole alla riapertura delle case chiuse, ritenendo fallimentare la Legge Merlin.

In passato si è detta favorevole alla castrazione chimica per gli stupratori e alla Legge Bossi-Fini sull'immigrazione. Fra le altre cose, ha sostenuto la flat-tax ed affermato la necessità di rivedere la legge sulla legittima difesa.