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"La Regione completerà entro il 15 maggio l’istruttoria delle domande per la richiesta di cassa integrazione”.
È l’impegno preso dall’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, nel corso di una conferenza stampa - tenuta in videoconferenza - alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
“Il ritardo dei pagamenti - ha precisato l’assessore Zedda - non è certo da attribuire agli Uffici dell’assessorato del Lavoro, bensì a un disallineamento fra i dati trasmessi dagli stessi al sistema Inps, che non aggiorna in tempo reale il report con la pubblicazione delle domande decretate e approvate, generando confusione e diffondendo notizie inesatte tra aziende e contribuenti che sono ancora in attesa di un riscontro relativo al riconoscimento o meno della misura”.
“A oggi le pratiche determinate sono circa 6000 su 13000 - ha proseguito l’assessore del Lavoro - è sempre stata una nostra priorità dare risposte concrete a migliaia di cittadini sardi senza occupazione e ad altrettante imprese che hanno cessato la loro attività già da 2 mesi, rinunciando a una parte decisamente importante del proprio fatturato”.
“La nostra Regione sta portando avanti in modo tempestivo e con diverse misure le azioni per sostenere l’economia della nostra Isola, ma è necessario intervenire attraverso l’immediata erogazione della Cig da parte dell’Inps per evitare una ulteriore situazione di tensione che si aggiungerebbe a quella che già vivono le fasce più deboli della popolazione sarda”, ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas.
In questo scenario rientra l’accordo recentemente siglato con la Commissione regionale Abi Sardegna, che costituisce un Fondo regionale di garanzia per favorire l'anticipazione delle indennità a tutti i lavoratori in cassa integrazione. “Si tratta dell'attivazione di una nuova linea di garanzia del Fondo regionale con una dotazione finanziaria fino a 10 milioni di euro destinati alle garanzie per l’innovazione e l’inclusione sociale che consente l’utilizzo per la concessione di garanzie a banche e/o enti pubblici a favore di persone fisiche, laddove queste facciano richiesta per l’anticipazione di denaro al settore bancario e finanziario a fronte di indennità di cassa integrazione guadagni Covid-19 o altre forme di sostegno al reddito”, ha concluso l’assessore Zedda.