“Dopo oltre un anno dall’approvazione della L.R. 22/2020 che ha istituito il fondo Resisto e dopo nove mesi dall’approvazione dell’Avviso, nessuno dei beneficiari ha ricevuto ancora un euro”. A denunciarlo sono i consiglieri regionali del Pd Piero Comandini e Salvatore Corrias.

“Questa – spiegano - è la triste realtà che trova conferma nella risposta dell’assessore al lavoro Alessandra Zedda, in merito alla richiesta di accesso agli atti da noi presentata: ‘vista anche la complessità e il numero delle pratiche trattate nonché della difficoltà riscontrata nella fase iniziale dello Smart working e delle recenti ferie estive che hanno interessato a rotazione i dipendenti degli uffici, si sono verificati dei ritardi comprensibili. Evidenziato anche dal numero delle istanze ricevute le quali hanno, inevitabilmente, comportato un rilevante e imprevisto carico di lavoro degli uffici, senza un conseguente aumento del personale ma, al contrario grosse difficoltà dovute alla fase sperimentale dello Smart working con un conseguente ritardo nell'espletamento della procedura’”.

“Ecco – commentano Piero Comandini e Salvatore Corrias - questa risposta non ci convince. La politica non deve giocare allo scarica barile sui funzionari regionali o sull’emergenza pandemica, la politica deve assumersi le proprie responsabilità e trovare le soluzioni quando qualcosa non funziona, nella risposta avremmo voluto leggere quali correttivi, l’assessore al lavoro, intenda introdurre per velocizzare istruttorie e procedere rapidamente coi pagamenti. Imprese e lavoratori hanno bisogno delle risorse nell’immediato, non possono attendere oltre e non possiamo correre il rischio che quando i soldi arriveranno, non ci siano più occupazione e professionalità da salvaguardare”.

“Ricordiamo che - concludono gli esponenti DEM - il Bando Resisto doveva avere una grande rilevanza strategica nella salvaguardia dell’occupazione e delle tante professionalità operanti nel tessuto economico sardo, fortemente danneggiato dalla pandemia. Questi erano gli intenti all’atto dell’approvazione della misura destinata a grandi imprese, MPMI e lavoratori autonomi, e che beneficiava di uno stanziamento originario di oltre 63 milioni di euro incrementato fino a circa 95 milioni di euro, sufficienti a finanziare solo 7749 domande, pari al 45% delle 17108 pervenute. Avrebbe dovuto rappresentare una vitale iniezione di liquidità per le nostre imprese ma, la risposta al nostro acceso agli atti sullo stato dei pagamenti del fondo Resisto ha messo in evidenza quello che le imprese denunciano da tempo e che noi temevamo, nessuna piccola e media impresa che ha partecipato al bando ha ricevuto un solo euro. Purtroppo, avevamo ragione noi, questa giunta regionale si sta caratterizzando per i ritardi e i proclami e non certo per i buoni risultati”.