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"Porte aperte, per un progetto che risvegli la classe dirigente del nord Sardegna". Queste le parole di Marco Tedde, candidato sindaco per il centrodestra ad Alghero con il sostegno di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Udc, Riformatori, Patto per Alghero e Prima Alghero.
Alla conferenza stampa di questa mattina, nella sala Mimosa dell’hotel Catalunya, c'erano i rappresentanti locali di tutte le forze, il coordinatore provinciale azzurro, Nanni Terrosu, e i deputati Barbara Polo di FdI e Pietro Pittalis di Fi.
Una prova di coesione dietro cui si celano i malumori dei Riformatori algheresi, che lavorano a un polo centrista con Psd'Az, Sardegna al Centro 2020, Noi con Alghero, Fortza Paris e Azione. Non ci sono i vertici regionali e provinciali del partito, ma i due uomini di punta - Michele Cossa e Aldo Salaris - hanno scritto a Tedde per assicurare piena adesione.
Ma la frattura pare insanabile. Il coordinatore cittadino dei Riformatori, Alberto Bamonti, dopo le critiche a Marco Tedde si è scagliato contro il suo partito annunciando le sue dimissioni.
Mancava anche il sindaco Mario Conoci espressione di Fratelli d'Italia, con cui era candidato alle regionali. Due giorni fa ha revocato il presidente della Fondazione Alghero, Andrea Delogu, indicato da Forza Italia, e la consigliera di amministrazione Sara Govoni, scelta da FdI, che prende atto del provvedimento, si dice "felice di aver contribuito alla buona gestione della Fondazione" e auspica "di riscontrare nel nuovo cda altrettanta concretezza, competenza, entusiasmo e serietà". La decisione del sindaco è parsa come una dichiarazione di guerra. "Non lo valutiamo in modo positivo ma ci lascia disinteressati rispetto al percorso elettorale", taglia corto Tedde. Il coordinatore cittadino di FdI, Marco Di Gangi, lo derubrica a "provvedimento tecnico e amministrativo, non riconducibile a un disegno politico".
Su Conoci e FdI, invece, Barbara Polo è lapidaria: "È stato candidato alle regionali ma non è mai stato dentro FdI, chi rappresenta il partito in città è Marco Di Gangi".
Quanto a Bamonti, Tedde è severissimo: "Dispiace che Bamonti non abbia informazioni complete e veritiere e dispiace che lasci la guida dei Riformatori mentre i partiti moderati hanno necessità della massima coesione". Ma le porte restano aperte: "Spero che voglia valorizzare le ragioni dello stare insieme, mi impegnerò per quest'obbiettivo".