Le comunità energetiche stanno per diventare legge regionale. Il testo finale, dopo i pareri favorevoli della prima e della terza commissione, oltre che del Consiglio delle Autonomie Locali, è pronto per l’aula.

A promuovere l’iniziativa è stato il Consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta e ha visto come sottoscrittori l’intero gruppo consiliare, e anche del Consigliere di Liberi e Uguali Sardigna, Eugenio Lai, e di quelli del Partito Democratico, Valter Piscedda e Salvatore Corrias.

Le Comunità energetiche sono aggregazioni costituite su base territoriale comunale da cittadini, enti locali e imprese che si associano per la produzione, l'accumulo e il consumo di energia in forma aggregata.

“L’obiettivo che ci siamo posti con i Progressisti era –  spiega Satta –  elaborare nei primi mesi di legislatura una norma innovativa nel settore energetico che guardasse alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle comunità locali. Credo si sia fatto un attimo lavoro nelle Commissioni. Grazie al contributo dei consiglieri di tutte le forze politiche abbiamo oggi a disposizione un testo che può essere discusso e approvato definitivamente già a partire dalla prossima seduta di Aula”.

“Lo scopo primario – queste ancora le sue parole – è quello di stimolare la produzione da fonti rinnovabili attraverso il coinvolgimento in prima persona dei consumatori finali nel processo di generazione dell’energia. In maniera peculiare, data la natura dell’Isola, inoltre, con la Legge si cercherà di sostenere maggiormente le aree territoriali più deboli, fornendo loro uno strumento da utilizzare per combattere crisi e spopolamento. L’intento è quello di creare valore aggiunto nei territori attraverso l’abbattimento dei costi energetici e lo stimolo agli investimenti, con l’attesa conseguenza di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale e favorire la permanenza o attrarre nuovi residenti nel territorio. In linea generale, con l’applicazione della Legge, si attendono risultati positivi e diffusi in tutta la regione come l’innalzamento del livello di concorrenza del mercato energetico, il crescere degli investimenti locali, il favorire la cooperazione locale e regionale, il coinvolgimento attivo e responsabile dei cittadini nella lotta ai cambiamenti climatici e il significativo abbattimento dei costi energetici per l’utente finale”.