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L'ordinanza firmata dal ministro Speranza lo scorso 23 aprile lasciava aperta alla Sardegna l'ipotesi di un ritorno anticipato in zona arancione o addirittura gialla qualora si fosse mantenuta sotto controllo la curva epidemiologica, in difetto l'isola sarebbe rimasta nella fascia con le misure più restrittive almeno sino al 10 maggio.
"Basta dispetti politici, stop alla zona rossa in Sardegna - tuonano i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, Fausto Piga, Francesco Mura e Nico Mundula -. Il metodo cinico, matematico e per nulla flessibile del sistema a colori va modificato, lo schizofrenico apri e chiudi non è più tollerabile, per altro ci troviamo in fascia rossa con numeri migliori della maggior parte delle regioni in zona giallo".
A contrariare gli esponenti di Fratelli d'Italia non è solo il cosiddetto algoritmo che stabilisce settimanalmente le misure anti Covid regionali, ma anche il sospetto che nei confronti della Sardegna si stiano usando pesi e misure diverse: "Altre regioni con Rt più alto della Sardegna hanno trascorso la settimana in giallo e arancione. Più che decisioni scientifiche appaiano scelte politiche e ideologiche, una sorta di punizione simbolica da sfruttare politicamente come terrorismo sanitario".
Attesa adesso per il monitoraggio previsto venerdì e per le decisioni che il ministro Speranza adotterà per la Sardegna.