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Il Consiglio dei ministri ha approvato l'introduzione dei test psicoattitudinali per l'accesso alla professione di magistrato.
Secondo quanto emerge non ci sarà una 'legge cornice' ma la vecchia bozza circolata nelle ultime ore ha subito delle modifiche. I test psicoattitudinali per l'accesso alla professione di magistrato si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026 e non per i concorsi già banditi. I concorsi già banditi proseguiranno dunque regolarmente con le attuali regole.
Nel frattempo il Csm si organizzerà per strutturare le nuove procedure previste per le nomine. Sempre dal 2026 i magistrati fuori ruolo saranno ridotti a 180, ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza stampa, bollando come "polemiche sterili" quelle sui test psicoattitudinali.