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Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha incontrato questo pomeriggio al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Al Presidente – ha detto l’ex premier subito dopo il colloqui - ho riportato le esigenze del paese, per come viene riferita dai cittadini, dagli imprenditori, dai lavoratori, dalle associazioni professionali e di categoria. Una situazione di grande sofferenza, di grande difficoltà. Il paese sta soffrendo e noi che abbiamo una responsabilità politica dobbiamo subito costruire un sistema di interventi, da non rinviare".
"Più tardi si interverrà – ha continuato Conte - più la sofferenza potrebbe tramutarsi in famiglie che non arrivano a fine mese, come già successo, che non possono pagare le bollette, imprese che chiudono, esercizi che tirano giù le saracinesche, fabbriche che possono chiudere i cancelli. C'è una forte, viva preoccupazione e ovviamente anche un contesto internazionale molto preoccupante". Con Mattarella "abbiamo ragionato molto di politica internazionale, abbiamo condiviso le preoccupazioni rispetto a un conflitto che sta continuando" e su come "l'Italia possa dare un contributo per una soluzione pacifica di questo conflitto".
Dopo l’incontro con il Capo dello Stato, Conte ha aperto una diretta su Facebook per chiarire ai suoi sostenitori dei passaggi sul tema delle spese militari. “Oggi ho voluto confrontarmi con voi sul tema delle spese militari e sulle priorità del Paese. Anche grazie al vostro sostegno abbiamo evitato che si spendessero 10-15 miliardi in appena due anni, entro il 2024, per le spese militari. Abbiamo evitato che mentre il 15% di cittadini e imprese non riesce a pagare le bollette si triplicassero le spese annuali in armamenti e Difesa. Era evidente a tutti che ci fosse un tentativo di accelerare sulla tempistica degli impegni Nato. Finora solo il M5S aveva detto pubblicamente di andare oltre il termine del 2024, anche rimandando tutto al 2028 o al 2030. Ora, finalmente, le parole del Ministro Guerini e quelle del Presidente Draghi rappresentano un’apertura di buon senso alle nostre posizioni. Prima ci danno degli irresponsabili, poi ci danno ragione. Il Paese ha altre emergenze: caro bollette, sostegni a giovani coppie e imprese, svolta verso le rinnovabili”, ha detto Conte.