Di Maio vuole uscire dal M5S per fare un nuovo partito? "Non mi fate mettere nella testa altrui, questo ce lo dirà lui in queste ore". Così il leader Cinque Stelle Giuseppe Conte replicando a distanza alle critiche avanzate dal ministro degli Esteri al Movimento dopo il flop alle amministrative.

Nella campagna per le amministrative "ho messo la faccia dappertutto, so come assumermi la responsabilità quando si ha una leadership politica - sottolinea -. Credo che il M5S non abbia mai così discusso al proprio interno, le occasioni per parlare ci sono. Di Maio può chiedere anche audizione: lo sentiremo, se vuole venire a parlare, al Consiglio nazionale. Ci confronteremo in tutte le occasioni".

Questa mattina Luigi Di Maio ha rilasciato diverse dichiarazioni alla stampa: "Noi non abbiamo mai brillato alle amministrative - ha detto -, ma non siamo andati mai così male. E questo succede quando l'elettorato è disorientato, non è ben consapevole di quale sia la visione”. E ancora: "Non possiamo stare nel governo e poi un giorno sì e un giorno no, per imitare Salvini, si attacca il governo".

La convinzione di Di Maio è che "il Movimento debba fare un grande sforzo di democrazia interna. Noi non veniamo da una storia che si è distinta per democrazia interna ma proprio per questo - afferma Di Maio - rispetto anche a un nuovo corso, servirebbero più inclusività, più dibattito interno e anche includere di più persone esterne al Movimento".

Quanto alle accuse di mancanza di democrazia interna, Conte ha risposto così: "Il mio telefono non ha mai squillato, non pensavo che addirittura adesso ci fossero problemi di linea di politica estera...", dice l'ex premier. "Di Maio era nel Comitato di garanzia e si è dimesso", ricorda Conte.