PHOTO
Anche gli indipendentisti di Liberu hanno voluto dire la loro sulla vicenda della continuità territoriale.
“La Sardegna affonda, la Giunta arraffa la scialuppa. Dopo tanti mesi passati a sonnecchiare e a distribuire poltrone, inizia ad arrivare il conto da pagare per la Giunta Solinas. La continuità territoriale è più che in alto mare e arrivati a questo punto non potrebbe oramai partire. Dal 16 aprile i Sardi saranno in balia del mercato delle compagnie aeree e non resta che augurarsi di non avere una visita, un lutto, un concorso, un appuntamento di lavoro, una qualche necessità in periodo di alta stagione, perché i prezzi saranno alle stelle per tutti”, scrivono.
“Il trasporto marittimo invece – aggiungono – fa i conti con l’aumento dei prezzi da parte delle compagnie monopolistiche. Dal 1° gennaio infatti i traghetti devono adeguarsi alle normative europee anti inquinamento, con nuovi tipi di gasolio o potenti filtri, entrambe soluzioni molto costose. Le compagnie hanno pensato bene di scaricare i costi sugli autotrasportatori, a cui segue un’impennata dei prezzi dei prodotti in esportazione e dei prodotti importati, con doppio grave danno per la nostra economia”.
“Finalmente, arrivati a quasi metà febbraio, Solinas – queste ancora le loro parole – si sveglia e convoca una seduta statutaria della Giunta assieme ai parlamentari sardi, riconoscendo l’opportunità di misure anti inquinamento “a favore del creato” (cit.) ma chiedendo che a pagare queste spese sia lo Stato, premurandosi di fare da avvocato ai monopolisti che ci isolano, e rinnovando l’antica tradizione capitalista secondo cui i profitti sono dei privati, ma le spese sono sempre pubbliche”.
“E per non essere da meno– rimarcano da Liberu –, interviene anche l’assessore ai Trasporti Todde, che aggiunge “Come Regione Sardegna siamo disponibili a stanziare dei fondi”, per essere certo che a stanziare i fondi non sia solo l’Italia ma anche i Sardi, che quando si tratta di dare – specialmente a chi non merita – devono essere sempre primi. Nel mentre la stagione estiva si avvicina, e con essa tutti i disastri economici che questa Giunta ha causato e sta causando alla Sardegna.Evidentemente non hanno imparato bene il trucco del loro grande animatore, cioè quello di scaricare tutto quando arriva il momento di finanziare le promesse, mettendosi a fare la vittima della cattiva politica. I nostri invece hanno un’altra tattica: lamentarsi ma restando saldamente inchiodati alla poltrona”.
“L’assessore ai Trasporti Todde – così gli indipendentisti – commenta “sono preoccupato, non ci dormo la notte”. Forse avrebbe dovuto preoccuparsi prima. E forse il sonno gli sarebbe dovuto mancare quando era tempo di lavorare. Gli fa eco l’assessore al Turismo Chessa, che delira di andare a mettere la tenda a Bruxelles in segno di protesta. Magari la tenda l’avrebbe dovuta mettere a tempo debito nel suo ufficio in Regione, e lavorare sodo. In tutto ciò Solinas cerca goffamente di nascondere l’elefante con un coriandolo, accusando l’Europa, chiedendo aiuto a Roma, scaricando responsabilità sulla cattiva sorte, su tutto e tutti, tranne che su quella allegra e rilassata Giunta che lui rappresenta degnamente”.
“In questo anno di governo – concludono –, mentre questi signori divertivano l’opinione pubblica con sparate sugli stand in Pvc e sui modellini di nuraghe, la Sardegna affondava abbandonata a sé stessa. Ben presto i lavoratori, i precari, gli artigiani, i commercianti, i Sardi tutti andranno a fondo. Loro invece salteranno sulla scialuppa, scaricando la colpa su qualcun altro. Dobbiamo però riconoscere che almeno su una cosa questa Giunta ha lavorato duramente: nel cercare di contendere a quella di Pigliaru il primato di peggiore Giunta della storia dell’autonomia”.