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C’è ancora polemica per i contributi stanziati dall’Assessorato regionale al Turismo per le manifestazioni sportive di grande interesse turistico.
Stavolta sono i Consiglieri regionali dei Progressisti a scendere in campo, sottolineando come “Dopo le vicende relative alla delibera priva di copertura finanziaria dell’8 agosto scorso e la pubblicazione last minute del bando a sportello del 29 novembre, ancora una volta l’Assessorato al Turismo avvia programmi regionali senza alcuna trasparenza, omettendo la pubblicazione dei criteri di accesso e ripartizione dei finanziamenti regionali. Questa volta, tuttavia, preoccupa l’importanza delle somme stanziate in questo particolare momento”.
“Lo abbiamo detto nei giorni scorsi, lo ribadiamo oggi: ci aspettiamo – queste ancora le loro parole – che la politica concentri le risorse a disposizione prioritariamente nei settori che in questo momento necessitano di urgente supporto e sostegno finanziario per via dell’emergenza sul rischio sanitario che sta investendo in queste settimane anche la nostra Isola”.
“Eppure con la delibera approvata dalla Giunta solo pochi giorni fa – proseguono i Progressisti – sono stati stanziati milioni di euro, senza alcuna certezza di copertura finanziaria, risorse difficilmente erogabili col bilancio regionale sottoposto alle regole dell’esercizio provvisorio”.
A loro modo di vedere “Si persegue con una modalità di programmazione delle risorse pubbliche che non consentirà alcun beneficio strutturale”.
“La Giunta – concludono – continua ad annunciare riforme di settore, rielaborazione di piani regionali e pure l’imminente presentazione del programma dei 5 anni di governo. Nel frattempo, e chissà per quanto ancora, spuntano fuori interventi estemporanei privi di una visione strategica per la promozione turistica della Sardegna. Non vorremmo che si stesse evitando di affrontare una riflessione complessiva e trasparente sullo sviluppo turistico dell’isola per continuare a finanziare in maniera massiccia pochi eventi con ingenti risorse regionali, senza alcuna garanzia in termini di ritorno economico e turistico”.