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Conte: “Si sono appena conclusi i lavori del Consiglio dei ministri. Abbiamo approvato il decreto legge con le misure economiche. Nessuno deve sentirsi abbandonato. Le misure di sostegno e di spinta inserite ne sono concreta testimonianza della presenza dello Stato.
Il sostegno è di 25 miliari per famiglie, lavoratori e imprese, attiviamo flussi di 350 miliardi.
Possiamo parlare di modello italiano per quanto riguarda la strategia di contrasto al contagio e sul fronte economico. Questa è una manovra economica poderosa, non possiamo combattere un'alluvione con gli stracci e i secchi. Ma abbiamo costruito una vera e propria diga protettiva per famiglie, imprese e lavoratori e vogliamo che l'Europa ci segua.
Con questo decreto non esauriamo il nostro compito, siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Il Governo risponde presente oggi e risponderà presente domani. Dovremo ricostruire il tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di ingenti investimenti e con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima. Gli italiani che lavorano sono in trincea, possiamo essere orgogliosi di essere italiani. Insieme ce la faremo.
Misure economiche da domani come l’alleggerimento delle tasse.
Ministro Gualteri: “Con il Decreto-Marzo diamo una prima risposta alla crisi sul piano economico. Si articola su 5 assi: 1) finanziamento aggiuntivo per il sistema sanitario nazionale e per la protezione civile da 3,5 miliardi; 2) capitolo corposo da più di 10 miliardi di sostegno all’occupazione, alla difesa del lavoro e del reddito affichè nessuno perda il posto di lavoro a causa del coronavirus. Copriamo lavori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per questo mese, estendiamo congedo parentale a 15 giorni e un voucher baby-sitter da 600 euro; 3) iniezione di liquidità: sospensione delle rate di mutui e prestiti con garanzie pubbliche; 4) sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi, fino a 2 milioni di euro anche per Iva, fisco ecc. e oltre questo limite per le categorie colpite direttamente dalla crisi; 5) sostegno di alcuni settori economici. Stiamo già lavorando anche sul decreto-Aprile”.