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“Istituire con urgenza la rianimazione ad Alghero e potenziare quella di Sassari” è la richiesta presentata in un’interrogazione al Presidente della Regione, Christian Solinas, e all’Assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, dalla Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu.
“Come ho già denunciato nell’interrogazione da me presentata lo scorso 6 marzo, in cui chiedevo di ripristinare l'ex struttura sanitaria di terapia intensiva del P.O. Santa Barbara di Iglesias per fronteggiare il virus ed assistere adeguatamente tutti gli eventuali contagiati, anche oggi riporto la necessità, per le stesse considerazioni, di aumentare anche i posti letto nelle terapie intensive di altri ospedali dell'area nord della Sardegna, per garantire indistintamente un servizio efficiente per tutti i sardi”, queste le sue parole.
“Ad oggi, considerando il documento 16/XV/A approvato dal Consiglio regionale il 25 ottobre 2017 che ridefinisce la rete ospedaliera sarda, il presidio di Alghero Ozieri – ha sottolineato l’esponente pentastellata Carla Cuccu – non ha mai ottenuto quanto previsto dal documento in questione, privando, quindi, il territorio di un importante servizio. Inoltre, va sottolineato che la rianimazione nel territorio del sassarese conta solo 23 posti letto, del tutto insufficienti ad affrontare l’emergenza Coronavirus”.
“Quindi, siccome ritengo necessario ed urgente provvedere in tempi brevi, chiedo di conoscere le motivazioni per cui per il presidio di Alghero - Ozieri non ha avuto avvio il programma di potenziamento dei servizi di pronto soccorso-osservazione breve intensiva, l'attivazione della funzione di semintensiva generale e la sua classificazione come presidio di I livello. In conclusione – ha concluso – mi domando se non si ritenga necessario ed urgente attivare ed istituire la funzione di semintensiva generale e la rianimazione nel presidio di Alghero-Ozieri e potenziare la rianimazione di Sassari per fronteggiare l'eventuale emergenza Coronavirus, informando i consiglieri ed i cittadini su come intendano affrontare la probabile pandemia”.