“Il Consiglio regionale è stato riunito l’ultima volta in data 11 marzo in una seduta convocata con procedura d’urgenza quando, grazie al senso di responsabilità di tutta l’opposizione, è stato possibile approvare in aula il bilancio di previsione e la legge di stabilità 2020. Da allora sono state convocate unicamente le commissioni Lavoro e Bilancio, entrambe in data 19 marzo, per esprimere un parere obbligatorio sulle norme riguardanti i finanziamenti per imprese vittime della crisi e le norme urgenti per il contenimento dell’emergenza epidemiologica”.

A rimarcarlo, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, sono stati i capigruppo delle opposizioni Desirè Manca (Movimento Cinque Stelle), Gianfranco Ganau (Partito Democratico), Daniele Cocco (Liberi e Uguali Sardigna) e Francesco Agus (Progressisti) che chiedono la convocazione del Consiglio regionale.

“Nelle ultime due settimane – spiegano – la Giunta regionale ha gestito ogni fase dell’emergenza Covid in totale solitudine. Senza trasmettere alcun documento al Consiglio regionale, senza avviare alcun tipo di interlocuzione con le forze politiche di opposizione sull’evolversi della situazione e sulle proposte formulate nei diversi atti consiliari già presentati. Ignorando, soprattutto, le nuove tecnologie che oggi sono nella disponibilità di tutti per procedere a una convocazione, quantomeno in videoconferenza, di una riunione dei Capigruppo”.

“Sarebbe inaccettabile – a loro modo di vedere – se lo stato emergenziale che viviamo, al pari di tutti i cittadini sardi, diventasse un pretesto per governare in solitudine e arginare ogni controllo sulle azioni dell’esecutivo. Anche in questa fase il Consiglio regionale e le Commissioni permanenti non possono e non devono considerarsi chiusi per ferie né può considerarsi esaurita la loro funzione propositiva e di controllo sugli atti”.

“Le misure protettive già applicate durante i lavori delle Camere,– aggiungono – la cui attività non è mai stata interrotta durante l’emergenza, dovrebbero garantire la sicurezza anche dei lavoratori del Consiglio e dei consiglieri regionali e, nel caso non lo fossero pienamente, è già nella disponibilità del Consiglio regionale la piattaforma Concilium, che consente di realizzare sedute in videoconferenza ed è attualmente utilizzata da diversi Consigli regionali. La riapertura degli uffici dell’Amministrazione consiliare, comunicata in data odierna, non può che agevolare il riavvio delle attività istituzionali del Consiglio e la risoluzione di problematiche tecniche e organizzative che dovessero eventualmente emergere in questa fase”.

A loro modo di vedere ci potrebbe anche essere “L’utilizzo delle piattaforme informatiche che consentono la connessione da remoto, al fine di permettere alla Giunta di relazionare sull’emergenza in corso e sullo stato di avanzamento delle politiche di sostegno alle imprese e al Consiglio di verificarne i punti critici, gli eventuali errori di strategia, operativi e gestionali e i percorsi più utili per superarli e migliorare la qualità e la quantità degli interventi necessari”.

“Chiediamo, inoltre, – concludono – che la Commissione competente in materia di sanità attivi, attraverso la funzione ispettiva propria della commissione, un percorso di audizione dei professionisti impegnati quotidianamente nel contenimento dell’emergenza all’interno degli ospedali e dei rappresentanti degli enti locali”.