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Dal 14 marzo sono 10mila 735 i controlli effettuati dal Corpo Forestale della Sardegna, impegnati nel far rispettare le norme regionali contro la diffusione del Coronavirus.
“Con l'ordinanza del 13 marzo – ha dichiarato il presidente della Regione, Christian Solinas – preoccupati anche dall’arrivo nelle seconde case, soprattutto in ambito costiero, di numerose famiglie provenienti dalla Penisola, abbiamo messo in campo anche 1.300 uomini e donne del Corpo, che con grande impegno e professionalità stanno contribuendo a garantire la salute dei Sardi”.
2mila 774 hanno riguardato l’area territoriale di Cagliari, 2mila 106 quella di Sassari, 1.781 quella di Tempio Pausania, 1.563 quella di Nuoro, 1.005 quella di Lanusei, 951 quella di Oristano e 555 quella di Iglesias.
132 in totale le sanzioni (47 Cagliari, 23 Sassari, 20 Tempio, 14 Nuoro, 14 Oristano, 11 ad Iglesias e 3 a Lanusei), con segnalazione alla Magistratura.
“Ogni giorno sono operativi 900 forestali, dislocati nelle 82 stazioni territoriali, che pattugliano i litorali e le aree rurali – ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis – Abbiamo rafforzato questa presenza anche con il personale delle 10 basi logistiche operative navali e dei Nipaf (Nucleo investigativo di Polizia ambientale forestale), che opera nei porti dove continuano i controlli della temperatura dei passeggeri in arrivo”.
“Le denunce comminate – ha concluso il Governatore –, in rapporto ai controlli effettuati, sono una minima percentuale a dimostrazione che i cittadini sardi stanno rispettando le prescrizioni che le Istituzioni hanno stabilito. Però, occorre ribadire che l’emergenza non è terminata e che è ancora fondamentale restare a casa. Serve la collaborazione di tutti e in primo luogo il rigoroso rispetto delle disposizioni: gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per compravate esigenze lavorative, di salute ed indifferibili necessità”.