“Stiamo perdendo il senso dell’umano, il coronavirus ci sta disumanizzando, siamo disposti a fare agli altri ciò che non vogliamo che gli altri facciano a noi. Ma noi siamo i sardi il popolo de sa ponidura il popolo che aiuta chi ha bisogno, che lo reintegra nella collettività, possiamo spogliarci della nostra naturale cultura perché c’è qualcuno che dalla pandemia sta passando al panico?”.

È questa la replica che il Coordinatore nazionale di Sardigna Natzione Indipendentzia alla proposta dei Consiglieri regionali di Liberi e Uguali Sardigna, Eugenio Lai e Daniele Cocco, di porre fine alle esercitazioni militari e di mandare via tutti i non residenti dalla Sardegna.

“La richiesta di LeU Sardigna – aggiunge Cumpostu – inoltrata in modo pressante a Solinas, governatore della Sardegna ci preoccupa fortemente e ha tutti i sintomi di epurazione etnica e di cacciata degli untori. Condiviso lo stop alle esercitazioni militari, esercitazioni peraltro dovute alla volontà del governo italiano del quale Leu fa parte integrante, la cacciati dei non residenti è una proposta inconcepibile e disumana, alla Salvini, è come chiedere di ricaricare sul gommone bucato i richiedenti asilo appena sbarcati sulle spiagge sarde”.

“Sardigna Natzione Indipendentzia si dissocia nettamente da questa proposta, non solo perché significherebbe mandare via anche molti sardi che non hanno la residenza in Sardegna ma perché sarebbe di una disumanità intollerabile e fuori completamente dal vivere e dal fare del nostro popolo”, queste ancora le sue parole.

“Non solo – prosegue – la proposta di Leu è intollerabile ma è anche estremamente dannosa, farebbe danno grave all’immagine della Sardegna con ripercussioni sul turismo e sulle esportazione dei prodotti sardi, la Sardegna diventerebbe una terra di nemici anche per quelli che l’hanno pensata come il paradiso terrestre dove passare parte della loro vita nella bellezza e nell’ospitalità”.

“Sni – conclude Cumpostu – chiede a tutti di uscire dal panico, considerare sardi tutti quelli che oggi sono in Sardegna e propone ( proposta in prestito) che chi da ora in poi voglia arrivare in Sardegna si assoggetti a 14 giorni di quarantena certificata prima dell’imbarco e a 5 giorni dopo lo sbarco in Sardegna”.