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Non solo policlinico, lunghe liste d’attesa e carenza di personale attanaglia la già calda vicenda sanitaria isolana. Ora il tema è quello dell’esclusione dei corsisti in Medicina Generale dalla graduatoria unica regionale dei medici di Medicina Generale per l’anno 2020.
A lanciare la scure è il Consigliere regionale di Liberi e Uguali Sardigna, Daniele Cocco: “Nonostante il Decreto Legge 135/2018 – c.d. Decreto semplificazione - prevede che i laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio professionale ed iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, possono partecipare all'assegnazione degli incarichi convenzionali, l’ATS Sardegna ha approvato la graduatoria unica regionale dei medici di Medicina Generale senza includere i medici corsisti sardi”.
“Nonostante la carenza dei Medici di Famiglia – questa ancora la denuncia di Cocco – stia creando notevoli disagi per i cittadini sardi, spesso costretti a spostarsi in altri comuni per rivolgersi al proprio medico curante a causa delle sempre più numerose sedi vacanti in Medicina Generale non ancora assegnate, l’Ats Sardegna non ha permesso ai corsisti di essere inseriti in graduatoria determinando, oltretutto, una grave disparità di trattamento tra i giovani medici sardi e quelli delle altre regioni”.
Il Consigliere regionale e Sindaco di Bottidda ha presentato un’interrogazione dove chiede al Presidente della Regione di “Consentire anche ai giovani medici sardi, iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale, la possibilità di essere inseriti nella graduatoria unica regionale dei medici di Medicina Generale per l’anno 2020”.