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Test da esibire per chi sbarca nell’Isola e mascherina h24: sarebbero le principali novità della nuova ordinanza che il presidente della Regione Sardegna sta predisponendo al fine di limitare la diffusione dei contagi.
Per quanto il primo punto, il governatore avrebbe pensato di chiedere a chi sbarca un certificato di negatività al virus o il risultato di un test sierologico eseguito entro le precedenti 48 ore. Chi arriva e non ha il certificato dovrà fare il tampone entro le successive 48 ore e nel frattempo rispettare l'isolamento fiduciario.
Mascherina h 24. Si avrà l'obbligo di indossare la mascherina in tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento o comunque in tutti i posti dove non è possibile mantenere la distanza interpersonale di un metro.
Ne sapremo di più non appena il governato adotterà il provvedimento che, secondo indiscrezioni, dovrebbe entrare in vigore da sabato prossimo, 12 settembre.
Intanto, ieri Solinas ha illustrato i dati relativi alle presenze turistiche. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, nei porti sardi sono sbarcati 1.061.165 passeggeri, con una perdita del 20% rispetto all’anno precedente. Il dato complessivo (diminuito del 20%, relativo ai passeggeri non turisti) è di 848.932 arrivi. Negli aeroporti gli arrivi sono stati 925.403. Con la diminuzione del 15%, relativamente ai passeggeri non turisti, gli arrivi risultano essere 786.592. Complessivamente, dunque, gli arrivi turistici certificati sono stati 1.634.568. Le presenze turistiche, nel periodo preso in considerazione, in base ad una permanenza media calcolata in 7 giorni, sono 9.875.486, non comprensive della nautica da diporto.
Per il presidente c’è stato “un sensibile calo, ma non un crollo”.
“I numeri che confermano quanto anticipavo all’inizio della stagione, tra l’incredulità di alcuni – ha detto -. Sono dati che risentono pesantemente della crisi determinata dalla pandemia, ma che attestano, in modo indiscutibile, che il sistema turistico sardo ha saputo affrontare nel migliore dei modi, pur tra enormi sacrifici, la situazione di difficoltà”.
“Il tracollo del comparto turistico non c’è stato – ha proseguito - nonostante un attacco mediatico senza precedenti che la Sardegna ha dovuto subire, patendo gli effetti di una campagna studiata a tavolino e finalizzata a indicare la nostra isola, priva di focolai autoctoni e con un indice di contagio vicino allo zero, come una terra infetta e pericolosa. La Regione, tramite il suo ufficio legale, sta valutando tutte le azioni per tutelare la propria immagine in campo nazionale e internazionale. Inoltre, confidiamo in un mese di settembre che possa ulteriormente incrementare il numero delle presenze portandolo ad un livello complessivo vicino a quelli consueti. Ha evidentemente premiato il messaggio di una Sardegna sicura che abbiamo avuto cura di promuovere”.