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La crisi politica fa paura a Piazza Affari. Dopo una seduta di forte tensione, il listino principale di Milano ha chiuso con un -3,4% (l’andamento peggiore in Europa) portandosi sui minimi da novembre 2020.
Risale lo spread Btp/Bund che si è ampliato di quasi 20 punti base portandosi a quota 218. Il rendimento del decennale è risalito oltre il 3,30% dal 3,12% di ieri.
Dopo che Mattarella ha respinto le dimissioni del premier Draghi si attendono nuove dichiarazioni. "Siamo di fronte a una crisi di governo che arriva a fine legislatura. L’incertezza è massima: da un lato abbiamo un’inflazione record e le contromisure restrittive messe in campo dalle banche centrali, dall’altro abbiamo la guerra ucraina che agita la politica internazionale, pone gravi rischi sulle forniture di gas e acuisce i problemi dell’inflazione", è il commento di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.
"La situazione di grave instabilità che si è delineata pesa chiaramente sul mercato borsistico italiano e dovrebbe impattare soprattutto i titoli domestici, come quelli bancari e assicurativi. Prevediamo implicazioni negative anche per quei titoli, come TIM, che necessitano di un quadro politico definito per attuare importanti scelte strategiche".
Per Randone anche l'esecuzione del Recovery Plan potrebbe essere a rischio.