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“Perché abbattere i daini del Parco di Porto Conte quando la comunità di Illorai ha chiesto di spostarli nel proprio agro? La proposta fatta dal sindaco di Illorai, Tittino Cau, primo sindaco leghista in Sardegna, sembra caduta nel dimenticatoio”.
È questa la denuncia che arriva dai Consiglieri regionali della Lega Sara Canu e Ignazio Manca, che aggiungono: “Il sindaco mira non soltanto a sviluppare il turismo ambientale nel proprio comune e lo sviluppo occupazionale per gli assistenti faunistici ma anche a evitare una scelta che i più reputano sbagliata. Questa soluzione, che rispetta anche la Carta delle vocazioni faunistiche della Sardegna, garantirebbe la possibilità di ripopolamento della specie in zone dove nel secolo scorso i daini erano presenti”.
“Il Goceano, territorio su cui insiste il comune di Illorai, insieme a Marghine, Limbara, Barbagia, Monte Arci – spiegano – sono indicate nel documento quali aree naturali che potrebbero potenzialmente sopportare una popolazione di oltre 17 mila esemplari, un numero di gran lunga superiore all’attuale popolazione presente nell’isola. Il solo Goceano insieme a Marghine e Monti Ferru potrebbe ospitarne 7 mila”.
“Alla luce di tali dati in possesso dell’Assessorato dell’ambiente, della richiesta del sindaco di Illorai e di chi non vuole che questa specie venga, in qualche modo, messa nuovamente a rischio estinzione, chiediamo al Presidente del parco di Porto Conte, all’Assessore dell’ambiente e a chi ha voce in capitolo – concludono – di rivedere le posizioni assunte, dando non solo una possibilità di sviluppo turistico ambientale ad un territorio che ne fa richiesta ma la possibilità di sopravvivenza ad una specie che ha rischiato di scomparire dalla nostra regione”.